Taizé, Arrivo / Wikimedia Commons - Sabine Leutenegger | Taizé, CC BY

Sinodo 2018: i giovani devono seguire Gesù, non una idea

La visita del cardinale Lorenzo Baldisseri a Taizé

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I giovani non sono chiamati a seguire un’idea, ma a rispondere all’invito di una persona, Gesù, e fare della propria vita un’offerta significativa rivolta a Lui per amore degli altri.” Ad affermarlo è il segretario generale del Sinodo dei Vescovi, il cardinale Lorenzo Baldisseri, intervistato da “L’Osservatore Romano” (edizione di giovedì 20 luglio 2017) in seguito alla sua visita alla comunità ecumenica di Taizé, avvenuta sabato 15 e domenica 16 luglio scorsi.
È la persona di Gesù, vero Dio e vero uomo, che suscita fascino, attrazione e bellezza”, dichiara il porporato italiano, classe 1940. “Egli è la risposta autentica alle attese più profonde del cuore di ogni persona, e dei giovani in maniera del tutto particolare”, spiega Baldisseri, quindi “l’importante è che tutto favorisca l’uscita da se stessi e conduca all’incontro personale con Gesù, così come il Vangelo lo presenta”.
A Taizé, nel sud dell’attuale Borgogna, nei pressi di Macon, il cardinale ha parlato dei temi del prossimo Sinodo con “un significativo gruppo di ragazzi di diverse culture, nazioni, continenti”. “In base ad alcuni incontri che ho avuto di recente — come per esempio a Lecce, dove sono stato inviato a chiudere il sinodo diocesano dei giovani o a Livorno, dove ho incontrato i rappresentanti dei vari settori della pastorale giovanile — posso dire che, in linea di massima, i temi che interessano maggiormente sono in genere la famiglia, l’amicizia, il lavoro, la partecipazione ai luoghi in cui si prendono decisioni per la collettività, la vita affettiva e sessuale”, ha spiegato Baldisseri.
Nell’intervista, il porporato toscano — è nato a Barga, in provincia di Lucca — ha evocato l’“immediata reazione positiva” al lancio nel gennaio scorso del documento preparatorio con la lettera di papa Francesco ai giovani, che — ha aggiunto — “stanno facendo sentire la loro voce”.
Baldisseri ha parlato anche del sito www.youth.synod2018.va, lanciato il mese scorso con l’obiettivo “di avvicinare i giovani nei luoghi in cui essi si trovano”. “La rete è indubbiamente oggi il luogo forse da loro più ‘abitato’. Attraverso il sito, intendiamo presentare cosa è un sinodo, far conoscere ciò che il Papa ha detto e dice ai giovani, permettere la condivisione di esperienze significative”, ha spiegato il cardinale.
“Papa Francesco ripete frequentemente che è importante essere vicini ai giovani, entrare nel loro mondo, imparare il loro linguaggio, condividere le loro attese e le loro speranze, farsi toccare dai loro sogni e dalle loro delusioni”, ha proseguito Baldisseri, che ha condiviso anche la sua esperienza nella comunità ecumenica.
“Taizé è un grande centro di incontro — ha sottolineato il segretario generale del Sinodo dei Vescovi —; un’espressione stupenda di una volontà di vivere insieme, di pace e di riconciliazione; un luogo di ricerca spirituale, del senso della vita, in una assoluta semplicità, trasparenza e onestà d’intenzione.” (pdm)

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Marina Droujinina

Giornalismo (Mosca & Bruxelles). Teologia (Bruxelles, IET).

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