Siamo venuti ad adorarlo

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio / Solennità dell’Epifania

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Lettura

L’evangelista Matteo ci fa assaporare la bellezza di questo episodio dell’infanzia di Gesù, presentandoci le misteriose figure di alcuni Magi che vengono dall’oriente, alla ricerca di Colui che i segni degli astri avevano guidato nel loro non facile cammino. Ci mostra, inoltre, un grande contrasto tra la freddezza e l’incoscienza delle autorità e del popolo ebreo e la sospettosa ostilità di Erode, da un lato, e, dall’altro, l’innocente e gioiosa domanda dei Magi: «Dov’è il re dei giudei che è nato?… Siamo venuti ad adorarlo».

Meditazione

Non lasciamoci sfuggire la gioia di questo giorno festivo, dell’Epifania o “manifestazione” di Dio. La Chiesa in tutto il mondo si rallegra, proprio come esortava il profeta Isaìa, per questo evento. In effetti, il lungo viaggio dei Magi che vengono, ardenti a gioiosi, a recare omaggio al re che è nato, era il segno del dono universale della fede a tutti gli uomini di buona volontà, anche oltre i confini della terra d’Israele e del popolo eletto. In un’omelia del 2006, Papa Benedetto XVI spiegava: «Nel mistero del Natale, la luce di Cristo si irradia sulla terra, diffondendosi come a cerchi concentrici. Anzitutto sulla santa Famiglia di Nazaret: la Vergine Maria e Giuseppe sono illuminati dalla divina presenza del Bambino Gesù. La luce del Redentore si manifesta poi ai pastori di Betlemme… Il fulgore di Cristo raggiunge infine i Magi, che costituiscono le primizie dei popoli pagani. Restano in ombra i palazzi del potere di Gerusalemme, dove la notizia della nascita del Messia viene recata paradossalmente proprio dai Magi, e suscita non gioia, ma timore e reazioni ostili. Misterioso disegno divino: «la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opereeranomalvagie» (Gv  3,19). L’atteggiamento fiducioso e coraggioso dei Magi venuti dall’Oriente invita pure noi a “muoverci” anche lontano dalle nostre sicurezze, per andare incontro a Colui verso il quale la stella della fede ci conduce, anche se non sappiamo dove ci porterà. E ci invita, inoltre, a portare ovunque la luce di Cristo. C’è ancora troppa tenebra nel mondo! Nell’incontro con i giovani nel 2000 a Roma, il beato Giovanni Paolo II rivolse loro una bellissima frase di santa Caterina da Siena: «Se siete quello che dovete essere, accenderete il fuoco nel mondo intero!». Muoviamoci anche noi sulla scia luminosa della fede!

Preghiera

O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria, per Cristo, nostro Signore.

Agire

Mi sforzerò di partecipare con fervore alla santa Messa di oggi, ascoltando attentamente le letture e l’omelia, unendomi a Cristo nell’Eucaristia e pregando per la fede nel mondo.

Meditazione del giorno a cura di padre Paolo Cerquitella, LC, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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