"Siamo tutti cristiani", la frase di solidarietà che unisce l'Iraq

Mentre i jihadisti perseguitano i cristiani a Mosul, nella capitale Baghdad centinaia di musulmani esprimono solidarietà 

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Il patriarca maronita Béchara Rai nella sua omelia domenicale a proposito dell’ultimatum lanciato dallo Stato islamico di al-Bahghdadi ai cristiani di Mosul, ha chiesto: “Che ne dicono i musulmani moderati?”. A qualche centinaio di chilometri più ad Ovest del Libano, dove il Patriarca celebrava Messa, stava arrivando proprio in quelle ore una prima, confortante risposta a questa domanda.

Nella capitale irachena Baghdad, circa duecento musulmani si sono infatti riuniti davanti alla chiesa caldea di San Giorgio per esprimere la propria solidarietà ai cristiani, vittime nel Paese delle violenze e dei soprusi dei jihadisti dello Stato islamico. Molti innalzavano cartelli con la frase “kulluna masihiyyun”, siamo tutti cristiani, e con una “N” finale che riproduce la lettera tracciata dai terroristi del califfato sulle abitazioni di cristiani. Alcuni, indossavano magliette con questa lettera stampata sopra.

Al termine della Messa, una volta che i partecipanti sono usciti fuori dalla chiesa, cristiani e musulmani insieme hanno intonato il loro inno nazionale. Infine, i cristiani hanno recitato il Padre Nostro e i musulmani la sura di Fatiha (la prima del Corano). Sua Beatitudine Louis Mar Sako, Patriarca di Baghdad, ha così ringraziato gli autori di questo gesto di solidarietà: “Questo raduno porta speranza per un nuovo Iraq. Penso soprattutto ai giovani, che hanno il compito e il dovere di cambiare la situazione”.

Secondo il religioso caldeo “è una vergogna e un crimine cacciare persone innocenti dalle proprie case e confiscare le loro proprietà perché sono ‘diversi’, perché sono cristiani. Il mondo intero deve ribellarsi contro queste azioni abominevoli”.

A proposito della convivenza inter-religiosa, il Patriarca ha auspicato che le due comunità restino unite “per creare un nuovo Iraq”. Il suo auspicio è stato raccolto da centinaia di iracheni e non, che su Twitter hanno lanciato l’hashtag “#I_am_Iraqi_I_am_Christian”.

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ZENIT Staff

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