Prison wing on the Isle of Alcatraz

Pixabay CC0

Servire a passo di danza

Riscoprire e assaporare la bellezza di servire gli altri senza nessun interesse se non quello di sentirsi gratificato dall’amore donato

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Era un argomento che destava molta curiosità e, anziché turbarmi, mi donava forza per incoraggiare chiunque si trovasse a vivere situazioni anche le più terribili e ingiuste.

Sentivo parlare di un’isola particolare dove venivano relegati tutti coloro che avevano commesso delitti o errori di una certa gravità…Privati di ogni diritto, condannati a vivere insieme, a dipendere in tutto dagli altri…Avevano perso tutto, non s’aspettavano più nulla da nessuno. Eppure si diceva che erano contenti di stare così insieme…

Un mio amico venne a conoscenza della loro situazione e chiese di andare per un periodo a vivere con loro. Mi raccontava che rimase stupito della calma con cui si muovevano, della pace che traspariva dai loro volti e soprattutto della loro capacità di ascoltarsi l’un l’altro.

Non c’erano telefoni a cui rispondere, né campane, né campanelli che richiamassero all’orario. Tutto avveniva col semplice e normale rapporto tra persone che vivono costantemente insieme.

Uno dei condannati affermava che era sereno e tranquillo e che non aveva da difendere nessuno, né tanto meno difendersi da nessuno…Non temeva neppure la morte perché – diceva – aveva perso tutto, le persone care e la stima degli altri.…

Vivendo in un tale clima aveva riscoperto e assaporato la bellezza di servire gli altri senza nessun interesse se non quello di sentirsi gratificato dall’amore che donava.

Gli era stato affidato il servizio a mensa. Era talmente contento di servire che, sorridendo, si spostava da una parte all’altra quasi “a passo di danza”.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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