Daily meditation on the Gospel

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Senza alternativa

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 10,38-42

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Lettura

Dopo il racconto del buon samaritano, si vuole porre un nuovo accento sull’ascolto della parola di Gesù. Il servizio prestato con l’amore è importante, ma non deve escludere l’ascolto della Parola di Dio, ascolto profondo che illumina la mente e scalda il cuore. Capire per agire e agire per comprendere meglio.

Meditazione

Gesù vuole dichiarare il primato dell’intelligenza spirituale sull’impegno esteriore. Prima di agire si deve ben capire per motivarsi meglio, altrimenti ci si disperde in una serie di gesti affannosi, che generano, come nella donna indaffarata, stanchezza, gelosia e proteste. La comunità del soccorso alle necessità fisiche, quale spesso appare nel Nuovo Testamento (Atti 6,1-7) e che è da sempre caratteristica del cristianesimo, non deve soffocare con le sue urgenze quella della istruzione, della meditazione, della preghiera, dell’educazione personale. Gesù stesso lo mostra nel suo sforzo di distanziarsi dalle folle e dai loro pressanti problemi. Quante attività, scelte pastorali e personali sarebbero più sensate se invece di puntare subito sul “fare” si pensasse prima all’“essere” e a formarci come “uditori”. Questo testo, che pone l’accento sull’ascolto, sembra un complemento della parabola precedente: agisce con semplicità, umiltà, rettitudine e gioia chi è stato illuminato dalla Parola e si abbevera continuamente alla sua fonte, a cui deve tornare sempre la comunità missionaria e benefica. Quante persone, mamme e papà che lavorano durante la settimana, affermano di non poter frequentare l’Eucaristia domenicale perché non hanno tempo. La domenica si deve recuperare il lavoro di casa tralasciato durante la settimana. E quando si recupera l’ascolto mancato della Parola? Dopo aver sentito tante chiacchiere inutili, al lavoro, nei talk show. In fondo siamo anche ciò che ascoltiamo, ciò che vediamo. Paradossalmente, più abbiamo da fare e più dovremmo pregare, invece cadiamo nella tentazione inversa del super-impegno che ci debilita, ci innervosisce, ci fa smarrire, ci disorienta. Il Kyrios viene anche nella nostra vita, nella nostra casa, noi non possiamo contrapporre comportamenti migliori e meno buoni. All’ascolto della Parola del Signore non si può comparare nessuna alternativa valida, dal momento che è in gioco la vita eterna (10,25; 10,28). La “parte buona” è la registrazione in cielo del proprio nome (10,20). L’ascolto di Gesù è vita, la sua parola è forza e luce.

Preghiera

«Siano le tue Scritture, le mie caste delizie; ch’io non mi inganni su di esse; né inganni gli altri con esse» (Agostino, Confessioni, XI, 2,3).

Agire

Porrò qualche immagine sacra bene in vista che mi ricordi la presenza del Signore nella mia casa e nella mia vita come ospite ben gradito.

Meditazione del giorno a cura di mons. Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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