"Sentivo quei calci nell'anima"

La stampa argentina pubblica una lettera scritta dal Papa per la morte di un diciottenne di Rosario ucciso per strada, nei giorni scorsi, da una cinquantina di persone

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Sono lacrime tradotte in parole quelle scritte da Papa Francesco nella lettera per la morte di un giovane argentino morto nei giorni scorsi a Rosario. Nel messaggio, pubblicato dalla stampa argentina, Bergoglio esprime tutto il suo “dolore” per la morte di David Moreira, diciottenne ucciso per strada dai calci di una cinquantina di persone che lo accusavano di aver rubato un portafoglio.

“Lo abbiamo educato noi, non era un marziano, è cresciuto tra di noi”, scrive il Pontefice. “La scena mi ha fatto molto male, sentivo quei calci nell’anima… mi faceva male tutto, il corpo del pibe (ragazzo, ndr.), il cuore di coloro i quali davano i calci”. E aggiunge poi che “la cosa peggiore che ci può capitare è dimenticare questa vicenda”.

La stampa argentina descrive la lettera del Papa come “una riflessione sulla violenza” che sembra sempre più moltiplicarsi a Buenos Aires e in altre città del paese, soprattutto in questi casi di “giustizia” personale.

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ZENIT Staff

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