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"Sembra improbabile, ma il Signore continua a promuovere vocazioni"

Don Gaudioso Mercuri racconta le attività del Centro diocesano Vocazioni della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi

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“Specialmente in questo nostro tempo in cui la voce del Signore sembra soffocata da “altre voci” e la proposta di seguirlo donando la propria vita può apparire troppo difficile, ogni comunità cristiana, ogni fedele, dovrebbe assumere con consapevolezza l’impegno di promuovere le vocazioni”.
In queste poche righe tratte dal Messaggio “Proporre le vocazioni nella Chiesa locale”, il Papa Emerito Benedetto XVI ha con grande lucidità fatto una perfetta analisi del contesto odierno volendo far emergere che, se è pur vero che oggi tante sono “le voci” che vorrebbero zittire la voce del Signore che chiama, lo è altrettanto che il richiamo di Dio è più forte di queste voci. Sì perché tra queste voci e la Voce c’è una bella differenza!
Imparare a discernere, a comprendere questa differenza significa intraprendere un cammino e questo cammino ha necessariamente bisogno di essere supportato anzitutto da una preghiera costante ed incessante e  accompagnato da uno stile di vita ad imitazione di Cristo.
Chi ascolta la voce del Signore che chiama deve pian piano acquisire consapevolezza della chiamata ricevuta. Ma oggi è così difficile…quando senti parlare di vocazione pensi subito che ci si riferisca all’essere sacerdote o suora e questo a volte spaventa. Allora forse sarebbe bello riuscire ad entrare in confidenza con questo termine per capire che il Signore chiama chiunque e che seguirlo significa anzitutto scegliere di mettere Lui al primo posto nella propria vita…e ciò è possibile qualunque sia il proprio stato di vita.
E qui si inserisce l’attività del Centro Diocesano Vocazioni della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi che, guidato dal suo Direttore don Gaudioso Mercuri, ha sin dal primo giorno cominciato a spendersi  per far sì che nella propria Diocesi si potesse raggiungere l’obiettivo di una pastorale vocazionale che rispondesse alle attese di Dio e ai bisogni degli uomini e delle donne della propria terra, consapevole delle resistenze della gente alla chiamata di Dio ed, in particolare delle nuove generazioni alla e alle varie vocazioni.
Don Gaudioso ha sempre lavorato mettendo in questo servizio il cuore e la mente con una passione straordinaria; dedicandovi molto tempo senza risparmiarsi mai, partecipando con serietà e dedizione al cammino comune tanto nella fase diocesana quanto in quella regionale e nazionale.
“Una chiamata che è dono ed in quanto tale – ha precisato don Gaudioso in occasione della Giornata di Preghiera per le Vocazioni dello scorso anno – non può essere, pertanto, un progetto personale di autorealizzazione ma solo un atto di amore gratuito di Dio che chiama chi e come vuole a seguirlo nella via del dono”. Don Gaudioso, che il Signore ha chiamato quando ancora ragazzino, la cui spiritualità e la fede profonda e matura superano di gran lunga la sua giovane età, ha voluto che si cominciasse a parlare di più di vocazione sottolineando l’importanza di creare e diffondere una cultura vocazionale che fosse anzitutto coscienza vocazionale!
La pastorale vocazionale offre infatti un servizio che si svolge nelle profondità del mistero della salvezza ed è rivolto al cuore dell’uomo. Essa lavora al cuore della Chiesa e di ciò bisogna esserne consapevoli! Silenzioso ma incessante è stato in tal senso il lavoro del Centro Diocesano Vocazioni che, nato solo nel marzo dello scorso anno, ha manifestato la sua presenza attiva nel territorio diocesano promuovendo sia l’animazione vocazionale delle iniziative programmate della Diocesi, sia offrendo un itinerario specifico per la cura delle vocazioni.
Nel servizio alla pastorale vocazionale, don Gaudioso, si è avvalso della collaborazione di diversi laici ai quali ha dato sin dal primo giorno direttive ben precise. Il suo rigore è stato indispensabile; egli ha dedicato particolare attenzione alla loro formazione attraverso incontri frequenti che ha curato in prima persona affinchè fosse chiaro a tutti la delicatezza e la responsabilità della missione loro affidata arrivando ad istituire, nell’ottobre scorso, una Scuola di Formazione per Animatori Vocazionali e Parrocchiali che si è rivelata essere unica in Calabria e tra le poche in Italia.
La Scuola ha ottenuto numerose adesioni ed una costante e positiva partecipazione agli incontri formativi tenuti da sacerdoti e da laici impegnati nell’ambito socio-psicopedagogico che hanno approfondito il tema dell’animazione vocazionale. La Scuola inoltre si è avvalsa della collaborazione dell’ANSPI che ha curato la parte pratica del corso e quella specifica relativa alla figura dell’animatore vocazionale. I corsisti, che hanno in questo mese di giugno concluso questo primo anno formativo, hanno sostenuto un colloquio finale e conseguito l’attestato di partecipazione valido anche per il riconoscimento dei crediti formativi.
“Il Centro Diocesano Vocazioni che più ha lavorato e ricco di iniziative” così è stato definito dal Direttore del Centro Regionale Vocazioni, don F. Sicari, e dal  Direttore del Centro Nazionale, don N. Dal Molin, in occasione di due incontri con i direttori dei CDV della Calabria, cui hanno preso parte  alcuni membri delegati del Centro, nei mesi di ottobre  e gennaio, a Lamezia Terme e a Cosenza dove sono stati invitati a presentare le loro proposte di attività e particolarmente il progetto relativo alla Scuola.
Il loro modus agendi e operandi è stato davvero apprezzato, tanto da auspicarne una futura collaborazione per la realizzazione di nuove iniziative in ambito vocazionale. Una semina quindi, quella del Centro Diocesano Vocazioni, che ha dato inizio ad una proficua collaborazione con le diverse realtà presenti e con le quali sarebbe bello vi fosse infatti comunione, convergenza, compresenza, corresponsabilità e condivisione di quell’unico obiettivo: Cristo!
Un percorso di evangelizzazione che non ha, fino ad oggi, conosciuto pausa. I giovani, sui quali don Gaudioso ha puntato molto, sono stati una bella risposta al suo operato. Per loro e con loro tante le iniziative messe in atto, dal concorso scolastico vocazionale, al campo estivo, alla Santa messa per le vocazioni celebrata in spiaggia, al festival biblico vocazionale, per citarne solo alcune.
Nell’esperienza del campo estivo i ragazzi hanno privilegiato e vissuto di rapporti umani, di ascolto e di dialogo tra loro, il tutto all’interno di un clima di preghiera quotidiana che si è rivelata a loro stesso dire tutt’altro che “pesante e noiosa”.
Hanno amato trascorrere il loro tempo con Gesù e scoprire di essere “perle preziose ai suoi occhi”. Da quest’esperienza la nascita di una vocazione: uno dei ragazzi ha infatti da settembre frequentato l’anno propedeutico e da ottobre comincerà il primo anno presso il Pontificio Seminario Teologico Regionale “S.Pio X” di Catanzaro.
Un altro invece ha cominciato a frequentare attivamente la parrocchia ed alcuni incontri organizzati dal Seminario Minore di Oppido Mamertina. Se non si offre ai ragazzi la possibilità di fare un cammino vocazionale attraverso la preghiera, il silenzio, il raccoglimento, il germe della vocazione neanche attecchisce, né tantomeno fiorisce e giunge a maturazione.
Ai membri stessi del Centro Diocesano vocazioni non è mancato il nutrimento della preghiera attraverso occasioni di ritiro spirituale, di catechesi e di partecipazione ai sacramenti.
Nel mese di Aprile il Direttore ha organizzato per loro, in occasione dell’anno giubilare, una visita al Santo Padre per partecipare all’udienza generale, per attraversare la Porta della Misericordia e per incontrare il Card. Angelo Comastri, vicario generale di Sua Santità che li ha accolti e ricevuti presso la Biblioteca dei Sacri Palazzi Vaticani dove hanno preso parte ad una bellissima catechesi voluta dal Cardinale esclusivamente per loro sull’esempio della grande umiltà nel servizio che la Beata Madre Teresa di Calcutta ha testimoniato con la propria vita. Una vita carica di amore ma non per questo priva di tribolazioni ed ostacoli.
“E’ vero – ha detto don Gaudioso – chi segue il Signore deve mettere in conto che ha a che fare con la persecuzione ma questa porta ad una ricchezza di fondo che è dono di Dio. Quando noi vediamo le persecuzioni come dono di Dio per maturare, per crescere, per trasformarsi a immagine e modello Suo siamo stati toccati da Lui e possiamo andare avanti in questa direzione”.
E certamente auguriamo al Centro Diocesano Vocazioni di andare avanti poiché quanto fatto fino ad oggi certamente è Grazia ricevuta ma è anche segno che la via sulla quale sta camminando sia  quella giusta, una via che alcun ostacolo che incontrerà  lungo il cammino potrà mai impedire ciò che Dio ha voluto!
Un grazie di cuore a don Gaudioso Mercuri per l’amore che nutre per la propria vocazione e per la cura che mette al servizio della Pastorale Vocazionale e che fanno di lui quel sacerdote dedito e fedele che non si stanca mai di eseguire la “consegna” ricevuta affinchè attraverso di lui, strumento nelle mani del Signore, il cuore di tante anime possa incontrare la luce di Cristo ed in esso rimanere per sempre.

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Maria Rosaria Tomas

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