Se uno mi ama osserverà la mia parola

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio / Solennità di Pentecoste

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Lettura

Nel cammino dell’anno liturgico siamo arrivati alla solennità di Pentecoste. Cinquanta giorni dopo la Pasqua, mentre gli Apostoli insieme con Maria stavano nel cenacolo, ermeticamente chiusi per paura dei Giudei, si sentì un fragore. Sulla testa degli Apostoli apparvero fiammelle e tutti furono ripieni di Spirito Santo e parlavano lingue diverse. Questo avvenimento trasformò radicalmente gli Apostoli. Da persone timorose, divennero persone coraggiose che si recarono al centro di Gerusalemme dove Pietro ai suoi ascoltatori disse: «Quel Gesù che voi avete crocifisso, è risorto!». Tremila persone chiesero il Battesimo e così incominciava il cammino della Chiesa attraverso i secoli.

Meditazione

Lo Spirito Santo è il primo frutto della Risurrezione di Gesù, il primo dono ai credenti. Quando gli uomini, spinti dall’orgoglio e quasi sfidando Dio, vollero costruire la famosa torre di Babele non si compresero più. Con la discesa dello Spirito Santo accade il contrario: non più confusione delle lingue, ma il “dono” delle lingue che permette un’intesa reciproca fra uomini di ogni nazione; non più separazione, ma fusione fra gente proveniente da Paesi diversi. È questa l’opera fondamentale dello Spirito Santo: fare l’unità; fare di uomini e di popoli diversi un unico popolo, il popolo cementato dall’amore che il Paràclito è venuto a effondere nei nostri cuori. Il linguaggio dell’amore è capito da tutti: dotti e ignoranti, connazionali o stranieri, credenti o no. Ed è specialmente per questo che la Chiesa intera e i singoli fedeli hanno sempre bisogno che la Pentecoste si rinnovi. Benché lo Spirito Santo sia già presente, è sempre necessario pregare: «Vieni, Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli, accendi il fuoco del tuo amore». La Pentecoste non può essere considerata un episodio chiuso, ma piuttosto una realtà sempre in atto nella Chiesa, che dilata il cuore degli uomini perché siano capaci di ricevere sempre nuove effusioni dello Spirito Santo.

Preghiera

«Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, Padre dei poveri, vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica riposo, nel calore riparo, nel pianto conforto. Dona ai tuoi fedeli, che confidano in te, i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona eterna gioia» (Sequenza di Pentecoste).

Agire

Preghiamo costantemente lo Spirito Santo perché ci dia la conoscenza profonda e intima di Gesù che ci porti a seguire e ad amare il Signore, unico nostro Salvatore e Redentore, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione