"Se Maiduguri cade nelle mani di Boko Haram è disastro per tutta l'Africa"

Il responsabile delle comunicazioni della diocesi nigeriana guarda con terrore ai tentativi dei miliziani di impossessarsi della città e spiega le catastrofiche conseguenze di un eventuale assalto

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“Se Maiduguri dovesse cadere nelle mani di Boko Haram sarebbe un disastro per tutta l’Africa”. Padre Gideon Obasogie, responsabile delle comunicazioni sociale della diocesi di Maiduguri, commenta con terrore all’agenzia Fides i tentativi di assalto dei giorni scorsi da parte della setta islamista contro la capitale dello Stato di Borno, nella Nigeria nord-orientale.

“Maiduguri – afferma – è una capitale statale e sede del governo locale, con tutte le sue strutture, con un’alta concentrazione della popolazione dello Stato di Borno, ed è il centro commerciale nevralgico del nord-est”. “Se la città dovesse cadere – sottolinea il sacerdote – una parte dei cittadini potrebbe finire per radicalizzarsi e i terroristi avrebbero ancora più reclute. Maiduguri diverrebbe per Boko Haram una roccaforte dalla quale lanciarsi in ulteriori conquiste negli Stati di Yobe, Bauchi, Adamawa e Gombe”.

Inoltre, impossessandosi della città i terroristi controllerebbero un aeroporto e la base della VII visione. E questo – siega padre Obasogie – “sarebbe uno sviluppo della situazione molto pericoloso per la Nigeria e potenzialmente per tutta l’Africa”.

Finora i militanti hanno conquistato e occupato cittadine e villaggi vicino Maiduguri. Con la recente ondata di attacchi, “la tensione è salita” – afferma il religioso -, soprattutto in questo periodo in cui si avvicinano le elezioni di febbraio. “I cittadini di Maiduguri – aggiunge – tendono ad evitare le aree affollate per paura di attacchi terroristici, e i seggi elettorali non fanno eccezione, a meno che la sicurezza degli elettori non sia garantita. Se qualcuno vuole il nostro voto, la nostra sicurezza deve essere garantita”.

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ZENIT Staff

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