Scossa cosmica

Manda, Signore, il terremoto del tuo Spirito per rinnovare la faccia della terra

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Anche questa mattina, dopo una decina di giorni dalla prima forte scossa, la radio annunciava che ne sono susseguite, durante la notte, una trentina di minore intensità.

Migliaia di sfollati, baraccati, attendati, in questa forzata precarietà, lamentano una vita disagiata e “non siamo sicuri di niente”. Il colmo è dover fuggire dalla propria abitazione che, da rifugio, riparo e conforto, si è trasformata in una tomba per parecchi che hanno esitato a lasciarla.

Il giornalista, che raccoglieva le impressioni degli sfollati e dei senza tetto, si sentiva ripetere: non si riesce a capire quando finirà lo sciame delle scosse. Risultano  di assestamento, ma sono comunque altrettanti terremoti; speriamo al più presto di ritornare alla normalità.

Tornare alla normalità significa poter ricostruire e riprendere la vita con le abitudini di prima.

Sulla croce, nel cenacolo, con un boato cosmico, Dio ha rivelato il suo amore immenso per l’umanità. E’ un terremoto che si ripete e scuote con sempre maggiore intensità.

Questo sciame in crescendo ci mette nell’impossibilità di riprendere la vita con le abitudini di prima, ci conduce a rinnegare la casa della normalità fino a distruggere il tetto e le fondamenta dell’io.

“Mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene costruita un’abitazione eterna nel cielo”. Manda, Signore, il terremoto del tuo Spirito per rinnovare la faccia della terra; allora sulle ceneri dell’io…può nascere Dio.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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