Sconfitta — opportunità

Non appesantire la vita con il rammarico, ma risveglierla ad ogni caduta

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Non sapevo proprio come liberare Tano da una crescente depressione. Il suo interminabile rammarico era racchiuso in queste espressioni asfissianti, frequenti quanto il suo respiro: “Sono debole, sono fragile; non sono un buon cristiano. Con queste mie debolezze e incapacità a perseverare nel bene temo di andare all’inferno”.

La risposta risolutrice a questa situazione, l’ho appresa dal comportamento di mia sorella con la nipotina che, come Tano, ogni sera piagnucolava dalla mamma le sue frequenti “sconfitte” causate, del resto, dalla sua caparbia indipendenza e cocciuta determinazione a fare da sola anche quando doveva necessariamente ricorrere all’aiuto della mamma.  

“Quante volte te lo devo dire – rimbrottava la mamma – che ho lasciato perfino il lavoro per essere tutto il giorno a tua disposizione. Il tuo sbaglio non sono “gli errori” che commetti durante la giornata, ma la tua presunzione di ripararli e di fare qualcosa di buono senza la mamma.

Ben vengano gli errori e le cadute che stai piangendo: sono per te altrettante opportunità di chiamarmi e di gustare il soccorso di chi ti ama e per me sono nuove occasioni di manifestarti la mia capacità di rialzarti, la mia gioia di esserti vicina”.

Tano, a questo punto, ha capito la lezione che viene da Paolo: non appesantirò la mia vita con il rammarico, ma ad ogni caduta la risveglierò con la gioiosa opportunità di due braccia pronte a rialzarmi. “Quando sono debole, allora sono forte”.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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