Scomparso il cardinale indiano Simon Lourdusamy

Il porporato, prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali, aveva 90 anni. Papa Francesco: “Una vita spesa sempre alla diffusione del Vangelo”

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Si è spento ieri, all’età di 90 anni, il cardinale indiano Simon Lourdusamy, prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali. In un messaggio inviato all’arcivescovo di Pondicherry and Cuddalore, mons. Anthony Anandarayar, Papa Francesco ha espresso il suo cordoglio per la morte del porporato di cui ne ricorda la figura “con gratitudine a Dio”. In particolare, Francesco elogia la vita sacerdotale del card. Lourdusamy “spesa nella diffusione del Vangelo prima in India e poi al servizio alla Chiesa universale”. Prega dunque “Dio, Padre delle misericordie”, perché accolga “la sua nobile anima nella pace e nella gioia del cielo”.

I funerali si svolgeranno giovedì 5 giugno, alle 11.30, all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, presieduti dal cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio. Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Papa presiederà il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio. Con la scomparsa del porporato indiano, il Collegio Cardinalizio risulta ora composto da 214 cardinali, di cui 119 elettori e 95 non elettori.

Nato a Kalleri, arcidiocesi di Pondicherry and Cuddalore (India) il 5 febbraio 1924, il cardinale Lourdusamy era stato ordinato sacerdote nel 1951, dopo una approfondita formazione scientifica, acquisita presso il “Loyola College” di Madras. Aveva conseguito poi il dottorato in Diritto Canonico presso l’Università Urbaniana di Roma nel 1956.

Dopo l’ordinazione sacerdotale, ha svolto vari uffici tra cui: cancelliere diocesano e segretario dell’arcivescovo di Pondicherry; editore del settimanale cattolico in lingua tamil “Sava Viaby”; direttore del “Catholic Doctors’ Guild”, del “Catholic Medical Students’ Guild”, della “Newman Associations”, dell’Unione degli studenti universitari cattolici e di altre organizzazioni ecclesiali.

Il 2 luglio 1962 era stato nominato vescovo titolare di Sozusa di Libia e ausiliare di Bangalore, ricevendo l’ordinazione episcopale il 22 agosto successivo. Tra i numerosi ruoli svolti è stato anche presidente della “National Liturgical Commission for India” ed ispiratore del “National Liturgical and Catechetical Centrer” di Bangalore. Inoltre è stato membro della Commissione Catechetica dell’Episcopato, delegato alla prima Assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi nel 1967, rappresentante dei Vescovi dell’India alla Conferenza Pan-Asiatica Catechetico-Liturgica di Manila (1967) della quale è stato anche vice-presidente e presidente della sezione liturgica. 

Succeduto a mons. Pothacamury 1’11 gennaio 1968, è rimasto responsabile del governo pastorale e dell’Arcidiocesi di Bangalore sino al 2 marzo 1971. In quel giorno, è stato chiamato a Roma in qualità di segretario aggiunto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Il 24 febbraio 1973 è divenuto segretario dello stesso Dicastero e, allo stesso tempo, presidente delle Pontificie Opere Missionarie e vice-gran cancelliere della Pontificia Università Urbaniana.

Nominato prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il 30 ottobre 1985, aveva rinunciato all’incarico il 12 luglio 1991, per motivi di salute. Giovanni Paolo II lo aveva creato cardinale nel Concistoro del 25 maggio 1985, del Titolo di Santa Maria delle Grazie alle Fornaci fuori Porta Cavalleggeri, Diaconia elevata pro hac vice a Titolo Presbiterale il 29 gennaio 1996.

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ZENIT Staff

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