Scienza & Vita: alleati per un’antropologia positiva

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di Emanuela Vinai

ROMA, giovedì, 25 novembre 2010 (ZENIT.org).- Il 26 e 27 novembre si aprono l’ottavo incontro delle Associazioni locali di Scienza & Vita e il Convegno nazionale “Dieci anni dopo il sequenziamento del genoma umano”.

Per conoscere ragioni e finalità dell’incontro, ZENIT ha intervistato il copresidente nazionale di Scienza & Vita, il professor Lucio Romano, dirigente ginecologo nel Dipartimento di scienze ostetrico-ginecologiche, urologiche e medicina della riproduzione dell’Università di Napoli “Federico II”.

Quali sono i temi di questo evento?

Prof. Romano: Da sempre Scienza & Vita è attenta alla ricerca medica e alle sue applicazioni, in riferimento ad un’antropologia personalista che rappresenta guida sicura e non antitesi al progresso scientifico.

E’ in questa prospettiva che si apre il nostro evento, che si svolgerà nel segno dell’incontro, del dialogo, del confronto e, non a caso, è aperto dalla Lectio magistralis del neocardinale Elio Sgreccia su “La Chiesa e la pastorale della vita”. La due giorni rappresenta infatti un’altra tappa di un progressivo approfondimento dell’Associazione e di coloro che si riconoscono nel suo operare, sia sul versante della riflessione antropologica che strettamente scientifica e biomedica nel rispetto e nel rigore di una visione personalista dell’uomo.

Come si estrinseca l’azione di Scienza & Vita?

Prof. Romano: Recentemente abbiamo avuto l’opportunità di portare il nostro contributo, per la prima volta nella storia dell’associazione, al Congresso nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia con due relazioni rispettivamente incentrate sull’alleanza di cura e sull’etica al femminile. Così abbiamo partecipato, in qualità di relatori invitati, a precedenti convegni nazionali e corsi di aggiornamento organizzati da altre e prestigiose società scientifiche quale ad esempio l’Associazione Italiana di Oncologia Medica. Ciò significa anche una ricchezza dialettica del tutto necessaria nella complessità delle argomentazioni bioetiche, biogiuridiche e biopolitiche che sempre più spesso interpellano e interrogano.

La partecipazione delle Società scientifiche, un nuovo ambito di relazione?

Prof. Romano: La partecipazione di cinque importanti Società scientifiche che siedono a un tavolo con Scienza & Vita è il riconoscimento al nostro metodo di lavoro, improntato alla dialettica costruttiva e rigorosamente ancorata al valore di ogni essere umano e alla dignità intrinseca di ogni persona in qualsiasi condizione della sua vita.

Nelle numerose occasioni in cui abbiamo fatto sentire la nostra voce, non è mai mancato né il modo né la consuetudine di una partecipazione attiva fondata sul rispetto e, nello stesso tempo, sulla chiarezza di pensiero e di intenti.

La presenza dei rappresentanti delle Società scientifiche – Liberato Berrino, Società italiana di farmacologia; Aldo Isidori, Società italiana di fisiopatologia della riproduzione; Paolo Marchetti, Associazione italiana oncologia medica; Nicola Natale, Federazione società medico scientifiche italiane, e Giorgio Vittori, Società italiana di Ginecologia e Ostetricia – è la compiuta rappresentazione di una rete di relazioni e di buone pratiche comuni destinata, nell’auspicio di molti, ad estendersi in ampiezza e profondità.

Cosa è previsto per la seconda giornata di lavori?

Prof. Romano: Il Convegno del sabato mattina, “Dieci anni dopo il sequenziamento del genoma umano”, vede l’intervento di uno dei maggiori esperti internazionali sul tema, il Prof. Bruno Dallapiccola, che coniuga scienza, cultura, esperienza e presenza associativa. La tavola rotonda che seguirà porterà la fattiva collaborazione e lo sguardo non ordinario di Renza Barbon Galluppi, presidente Uniamo, Gualtiero Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Roberto Napoletano, direttore de “Il Messaggero”.

La presenza forte delle Associazioni locali: una ricchezza da evidenziare?

Prof. Romano: La condivisione di obiettivi e di finalità, muovendoci sul piano culturale e prepolitico, trasversale e apartitico, è da sempre la cifra del nostro operare e, in tal senso, ricchezza associativa è il costante e proficuo contributo fornito dalla sintonia con le professionalità ampiamente rappresentate nelle realtà locali di Scienza & Vita. La riprova sta nell’alto numero di delegati attesi all’evento, che incarnano tangibilmente la diffusione, la capillarità, la vivacità della presenza di Scienza & Vita su tutto il territorio nazionale.

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ZENIT Staff

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