Scalabriniane: "Illuminanti le parole di Francesco nelle Filippine"

Proprio nell’arcipelago asiatico, la Congregazione missionaria si occupa dell’aiuto di bambini, poveri e migranti

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“La visita di Papa Francesco nelle Filippine è stata illuminante e ha dato a noi nuova forza per lavorare con i migranti”. Così le Scalabriniane, in una nota di suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale della Congregazione missionaria, plaudono alle parole espresse dal Pontefice durante il suo viaggio apostolico nell’arcipelago asiatico. 

“Vederlo tra la gente  – si legge nel testo – vederlo puntare ai bambini, agli emarginati, a chiedere di imparare a piangere per loro è un grande dono di misericordia. L’appello che ha fatto il Papa sul ‘lasciarsi cambiare’ da poveri orfani e infermi è fondamentale per sviluppare quel concetto di ‘comunità cristiana’ che rende il mondo migliore. E’ un aspetto fondamentale per chi, come noi, opera nel mondo dei migranti e delle migrazioni”.

Nelle Filippine, esattamente nella diocesi di Quezon, le Scalabriniane hanno una loro missione orientata soprattutto all’aiuto dei poveri e dei bambini. Essendo poi le Filippine una nazione di grande emigrazione, specie verso gli Stati Uniti d’America, l’Europa e il Medio Oriente (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti), le suore si stanno occupando infatti della preparazione in loco di coloro i quali scelgono di partire per andare a lavorare all’estero.

A Quezon il lavoro viene compiuto sia a livello spirituale sia di preparazione alla professione che andranno a svolgere all’estero. Un gruppo di laici missionari scalabriniani è impegnato nell’aiuto ai migranti per quanto riguarda il loro sostegno per le politiche sociali e sanitarie. All’Università Adamson di Manila, inoltre, le suore scalabriniane stanno aiutando gli studenti stranieri che vengono da tutta l’Asia per aiutarli nella frequenza dei corsi accademici.

Nelle Filippine ci sono 100 milioni di abitanti, principalmente di dieci gruppi etnici diversi. Undici milioni di filippini vivono all’estero. “Dobbiamo intensificare la nostra attività verso i giovani, dando modo a loro di crescere nel loro territorio e con nuove speranze nei confronti del loro impegno nel resto del mondo”, afferma suor Elizabeth Pedernal, filippina e componente del direttivo della Congregazione generale. “Oggi – aggiunge – abbiamo due missioni a Quezon con nove sorelle che stanno lavorando quotidianamente verso i più poveri e i migranti. Altre quattordici suore scalabriniane, inoltre, sono filippine e lavorano nel resto del mondo”.

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ZENIT Staff

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