Sanità: la Santa Sede denuncia le disuguaglianze a livello mondiale

Intervenendo all’assemblea di Ginevra, monsignor Zimowski sottolinea in particolare la mancanza di un assistenza adeguata a favore delle classi rurali

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La recente epidemia di Ebola è stata “una tragedia sanitaria umana e sociale” e ha chiamato in causa la complessiva inefficienza delle strutture sanitarie a livello mondiale. Lo ha detto monsignor Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, nel suo intervento alla 68° assemblea mondiale della Sanità, in corso a Ginevra dal 18 al 26 maggio, dove il presule polacco è capodelegazione della Santa Sede.

Nonostante sia ormai diffusa la consapevolezza della necessità di un “funzionamento regolare ed efficace dei sistemi sanitari”, la maggior parte dei paesi non dispongono di strutture adeguate a rispondere ai “bisogni di salute della loro popolazione”, ha dichiarato monsignor Zimowski.

In molti centri sanitari in tutto il mondo, scarseggiano i “servizi necessari”, comprensivi di “personale, medicinali, attrezzature e informazioni sulla salute”. A ciò si aggiungono i “bassi livelli della spesa sanitaria pubblica”, la quale va incentivata perché si possa “rispondere alle epidemie e migliorare la proprietà e la partecipazione comunitaria”.

In particolare, ha sottolineato il capodicastero vaticano, servono “una migliore assistenza sanitaria di base, un numero adeguato di operatori sanitari qualificati, disponibilità di medicine, infrastrutture appropriate, aggiornamento dei dati statistici, finanziamenti pubblici sufficienti, partnership pubblico-privata e moltiplicazione del numero di dispensari e ospedali distrettuali ben attrezzati”.

Zimowski ha poi citato il recente rapporto dell’Ufficio Internazionale del Lavoro sulle disuguaglianze in materia di protezione della salute rurale, rivelando come “più della metà della popolazione rurale nel mondo non ha accesso all’assistenza sanitaria di base, e molti sono a rischio di impoverimento o di povertà”.

Il risultato è che “nel 2015, siamo ancora molto lontani da una copertura universale”, per promuovere la quale, la Delegazione della Santa Sede intende “sottolineare il ruolo della partnership pubblico-privata”. La Chiesa stessa è in grado di fornire “centri sanitari” e “ospedali privati no-profit”, attraverso 110.000 istituzioni sanitarie presenti in tutto il mondo: pertanto è opportuno rendere tali servizi “accessibili in particolare alla persone povere”.

In conclusione, monsignor Zimowski, a nome della sua Delegazione, ha accolto “con favore” le raccomandazioni della Risoluzione sull’Ebola (EBSS3.R1), sostenendone “la revisione e l’approvazione” da parte dell’Assemblea (WHA68).

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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