Children of Gaza Strip

Pixabay CC0 - badwanart0

Sangue e fuoco tra Tel Aviv e Gaza

Nella città israeliana è caccia all'uomo che ha aperto il fuoco in un pub, uccidendo due persone. Nella Striscia di Gaza lancio di missili e nuove misure restrittive di Israele

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Atmosfera ancora molto tesa in Israele e Palestina, a seguito della sparatoria provocata da un arabo israeliano ieri, all'interno di un pub di Tel Aviv. L'uomo ha fatto irruzione nel locale e ha iniziato a sparare ai clienti, uccidendo due persone e ferendone sette. Due di loro sono ancora ricoverate in ospedale in gravi condizioni.

Nella città israeliana la sicurezza è stata rafforzata, mentre prosegue la caccia all'autore del folle gesto. Finora le ricerche non hanno avuto esito, gli inquirenti stanno intanto cercando di capire se l'assassino sia l'autore anche di un altro omicidio, quello di un tassista arabo-israeliano trovato morto, freddato da colpi d'arma da fuoco, nella zona nord della città. Non è esclusa la possibilità di collegamenti tra i due episodi.

Le forze armate israeliane sono risalite all'identità del presunto attentatore. Si tratta di un 29enne, che nel 2006 era stato condannato a 5 anni di carcere per aver tentato di rubare l’arma di un soldato israeliano. L’azione era stata fatta per vendicare l’uccisione di un cugino da parte di un agente di polizia durante un furto d’auto.

L'avvocato dell'uomo afferma: “Quest’uomo non è sano, per quanto ne sappia da quando lo rappresento – ha detto – è stato in cura e lo è ancora in cura, di recente andava in giro per strada come un malato di mente”. Secondo il legale è da escludere dunque una sua affiliazione ad organizzazioni terroristiche. Secondo la famiglia del 29enne, i problemi mentali sarebbero sorti a seguito dell'uccisione di suo cugino.

L'ennesimo fatto che macchia di sangue Israele, ha provocato una escalation di fuoco. Reciproco lancio di missili tra Israele e Hamas, all'interno della Striscia di Gaza. Il raid israeliano, stando a quanto comunica l'esercito di Tel Aviv, “ha colpito 2 siti di addestramento militare di Hamas e 2 postazioni militari nella Striscia di Gaza”.

Secondo il portale Memo (Middle East Monitor), la polizia israeliana avrebbe introdotto un nuovo check-point all'ingresso del valico di Karem Abu Salaam, che conduce nella Striscia di Gaza. Inoltre, le autorità israeliane hanno imposto che ogni camion non potrà portare carichi superiori alle 36 tonnellate. Il limite precedente era di 40 tonnellate. La fonte ha osservato che il cambiamento significherà un aumento dei prezzi di tutti i beni, creando ancora più disagi per i Palestinesi assediati nella Striscia di Gaza.

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ZENIT Staff

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