Foto: it:User:Beatrice (Wikimedia Commons)

San Paolo e Madre Teresa uniti da un concerto

La performance musicale alla vigilia della canonizzazione avrà luogo domani sera nella basilica romana dedicata all’apostolo di Tarso, la cui missione iniziò proprio in Albania, patria della futura santa

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Non è un caso se è stata scelta proprio la Basilica di San Paolo fuori le Mura, per celebrare la canonizzazione della Beata Madre Teresa, con un concerto in suo onore, sabato 3 settembre, alle ore 19.30. In effetti, secondo la tradizione, fu proprio San Paolo da Tarso, il primo evangelizzatore dell’Albania, di cui è noto l’approdo a Durazzo, da cui iniziò la sua opera apostolica.
Una tradizione di fede cattolica, che ha resistito all’ateismo di stato imposto dal regime comunista e che riunisce in un’unica voce, unita per la missionaria di Skopje, il fior fiore dei cantanti albanesi da Rita Ora alla soprano Inva Mula, incaricata di cantare l’Inno di Madre Teresa Valsi Hyjnor: un sonetto a firma della giovanissima suora in persona, musicato nella prima versione da suo cugino Lorec Antoni, e arrangiato per solista, in questa occasione, da Genz Tukici.  È la nostalgia per la famiglia e la sua casa ad averle ispirato questi versi, che in musica trovano la loro solennità e immortalità.
I componenti dell’orchestra, per lo più di religione islamica, sono tutti musicisti affermati delle filarmoniche del Kosovo, dell’Albania e della Macedonia, che hanno rinunciato ai propri impegni professionali, per poter festeggiare la “Santa Universale”, adorata e stimata allo stesso modo sia dai cattolici che dagli islamici e dagli induisti. Un’unità miracolosa che da sempre ha caratterizzato la vita di Madre Teresa, tanto riservata nelle parole, quanto solerte nelle azioni a favore degli ultimi di qualunque etnia, fede e religione. Ed è proprio per mantenere vivo questo spirito universalistico che in Kosovo, più precisamente, a Pristina, sono stati avviati i lavori per la realizzazione della prima basilica dedicata a Madre Teresa, sotto la supervisione del vescovo Dode Gjerji, fautore del progetto, che sarà ultimato per il primo anniversario della canonizzazione.
Sempre a Pristina era stato inaugurato un anno fa l’inno alla Santa, prodotto da Dijana Toska su suggerimento di don Lush Gjergji, vicario generale del Kosovo e biografo di Madre Teresa, che per anni aveva conservato la poesia della suora missionaria, col sogno di realizzarne un’ode imperitura e transnazionale. Grazie all’impegno del vescovo Dode Gjergji e del delegato apostolico monsignore Juliusz Janusz, tutto ciò è stato possibile e verrà ora eseguito, all’attenzione di Roma e del mondo intero, l’inno dedicato alla Beata, negli importanti e irrepetibili giorni della sua santificazione.
***
Concerto dell’Inno di Madre Teresa
Ingresso libero
3 settembre 2016, 0re 19.30
Basilica papale di San Paolo fuori le mura
Piazzale San Paolo 1, 00146 Roma, Italy
 
 

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Rita Ricci

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