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Illustri Ospiti,
cari Amici,
Al termine di questa intensa giornata desidero ringraziare voi tutti. Viva gratitudine va a coloro che hanno reso possibile l’incontro odierno. Ringraziamo in particolare chi, ancora una volta, ci ha ospitato: la città di Assisi, la comunità di questa Diocesi con il suo Vescovo, i figli di San Francesco, che custodiscono la preziosa eredità spirituale del Poverello di Assisi. Un grazie anche ai numerosi giovani che hanno compiuto il pellegrinaggio a piedi da Santa Maria degli Angeli per testimoniare come, tra le nuove generazioni, siano in tanti ad impegnarsi per superare violenze e divisioni, ed essere promotori di giustizia e di pace.
L’evento di oggi è un’immagine di come la dimensione spirituale sia un elemento chiave nell’edificazione della pace. Attraverso questo pellegrinaggio abbiamo potuto impegnarci nel dialogo fraterno, approfondire la nostra amicizia e unirci in silenzio e preghiera.
Dopo aver rinnovato il nostro impegno per la pace e scambiato un altro segno di pace, ci sentiamo coinvolti sempre più profondamente, insieme con tutti gli uomini e tutte le donne delle comunità che rappresentano, nel nostro comune viaggio umano.
Non ci stanno separando. Continueremo a incontrarci, continueremo a essere uniti in questo viaggio, nel dialogo, nell’edificazione quotidiana della pace, nel nostro impegno per un mondo migliore, un mondo in cui ogni uomo e ogni donna e tutti possano vivere secondo le proprie legittime aspirazioni.
Di tutto cuore ringrazio quanti di voi sono qui presenti per aver accettato il mio invito a venire ad Assisi come pellegrini di verità e di pace e saluto ognuno di voi con le parole di san Francesco: che il Signore vi conceda la pace – “Il Signore vi dia la pace”.
[© Copyright 2011 – Libreria Editrice Vaticana]