Russia: un incontro che ha cambiato una vita (Seconda parte)

Intervista con José Correa, giornalista e fondatore del Catholic Radio and Television Network

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ROMA, mercoledì, 12 dicembre 2012 (ZENIT.org) – Pubblichiamo oggi la seconda parte dell’intervista con il giornalista José Correa, fondatore del Catholic Radio and Television Network ed attuale direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre in Brasile, che continua il racconto dell’incontro che ha avuto ai tempi dell’URSS con Julius Sasnauskas, un evento che ha cambiato la sua vita. La prima parte è stata pubblicata ieri, martedì 11 dicembre.

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Se ho capito bene, Sasnaukas è stato arrestato e torturato, l’hanno quasi massacrato per aver partecipato ad un gruppo di preghiera. Eppure, tornato in libertà, la prima cosa che ha fatto è stata raggiungere proprio un gruppo di preghiera. Non aveva paura?

José Correa: Questa era esattamente la domanda che ho rivolto a lui perché non riuscivo a capire. Ma mi ha detto: “José, certo che no. Io sono un cattolico. Io sono con Dio. Io non ho paura di nulla”. Io gli ho detto: “Dai, devi avere paura. Tu eri con Dio, e guarda cosa ti è capitato!”. Devo dire che in quel momento ero solo un cattolico “così-così”. Non ero molto praticante e per me vedere questo tipo di fede era sorprendente. Io logicamente non riuscivo a capire.

Qual è stata la sua risposta?

José Correa: Lui ha detto: “Forse in Brasile la situazione è diversa. Per te è difficile capire, ma per noi, se consacriamo noi stessi a Dio, tutto quello che ci succederà sarà un bene per noi. Qual è la cosa peggiore che potrebbe capitare a me, ora che sono tornato? Che mi scoprono e mi uccidono. È brutto? Sarò un martire di Dio. Andrò dritto in paradiso. Sarò un esempio per la mia famiglia, i miei amici, il mio popolo e per tutta la Chiesa. Questo è ottimo. Inoltre, essendo in cielo farò tutto il bene che posso fare per la mia famiglia, i miei amici, per la mia gente. Quindi è un bene. Ciò che il mondo vede come qualcosa di terribile, per noi cattolici è ottimo”. E poi ha detto: “Se non è questo, allora che cosa? Che mi scoprono? Sarò arrestato e soffrirò di nuovo quello che ho già sofferto. È male? Certo che no, perché mi sono consacrato a Dio. Tutte le mie sofferenze vengono offerte a lui. Egli applicherà questo per aiutare altre persone. E dentro il campo di concentramento non puoi immaginare quanto bene si può fare. All’interno delle carceri, si può essere un esempio per gli altri detenuti. È possibile evangelizzare. Si può anche essere uno strumento di Dio per convertirli. Quindi, ciò che il mondo vede, ancora una volta, come qualcosa di terribile, potrebbe essere meraviglioso. Infine, se non sarò catturato, io continuerò a fare quello che sto facendo, il che significa, che sto facendo tutto il bene che posso fare, che è ugualmente ottimo. Vedi? Se consacri te stesso a Dio, tutto ciò che ti capiterà sarà un bene”.

Qual è stata la sua reazione?

José Correa: Ero completamente sbalordito. In quel momento ho pensato che mi sarebbe piaciuto essere un cristiano come lui, perché vedevo che era una persona felice, molto felice. Volevo essere così. Potevo vedere come Dio viveva in loro. Quindi ho voluto fare la stessa cosa. In quel momento ho deciso di fare tutto ciò per aiutare i cristiani perseguitati e gli ho chiesto: “Che cosa posso fare per aiutarti?”. Mi rispose: “Tu sei un giornalista e la cosa che ci serve di più non è denaro o medicine, nulla di tutto ciò. Abbiamo bisogno della Chiesa, la presenza della Chiesa. Abbiamo bisogno di una radio”.

E così ha lanciato Radio Blagovest (Invito alla preghiera), poi Blagovest Info (la più antica e più rispettata agenzia di stampa cattolica e russo-ortodossa in Russia), Blagovest Media (l’unico centro di produzione televisivo cattolico e russo-ortodosso della Russia) e Catholic Radio and Television Network. Esistono ancora oggi?

José Correa: Sì, tutti con l’obiettivo di promuovere la riconciliazione tra le Chiese.

Oggi i rapporti e la riconciliazione tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa continuano a crescere. José, qual è la sua speranza per la Russia e la rievangelizzazione dell’Europa attraverso la Russia?

José Correa: Sono estremamente felice di sentire che recentemente diversi vescovi e personaggi importanti della Chiesa ortodossa hanno detto che serve una alleanza strategica tra la Chiesa cattolica e ortodossa per difendere i nostri valori fondamentali cristiani che sono sotto attacco dal secolarismo aggressivo. Penso che questo è di enorme importanza per il futuro del mondo. Tutto ci unisce, pochissimo ci separa. Dobbiamo lavorare insieme per una nuova evangelizzazione del mondo, che ha disperatamente bisogno di questo. Prego molto che questo accadrà, e poco a poco, passo dopo passo questo inizia ad accadere.

La storia viene rivelata?

José Correa: La storia sta accadendo sotto i nostri occhi. E tutti pregano per questo e per aiutare le organizzazioni che lavorano per questo: sono strumenti nelle mani di Dio per la realizzazione di questo nuovo futuro fantastico, in cui Cristo sarà nuovamente riportato al cuore delle nostre società.

*Julius Sasnauskas (fonte: The Economist) è stato condannato per pubblicazioni anti-sovietiche e sedizione. E’ stato condannato ad una pena di un anno e mezzo in un campo di lavoro a regime duro (prigione della KGB) a Vilnius e a cinque anni di esilio interno in Siberia, sotto l’art. 68-1 del codice penale lituano. Julius finì nelle mani della KGB quando aveva 16 anni. Il suo processo si è svolto presso la Corte Suprema di Vilnius nel settembre 1980. Padre Julius Sasnauskas OFM è oggi sacerdote e rettore della chiesa dei Bernardini a Vilnius, parte di un monastero del XVI secolo.

(Traduzione dall’inglese a cura di Paul De Maeyer)

Questa intervista è stata condotta da Mark Riedemann per Where God Weeps, un programma televisivo e radiofonico settimanale, prodotto da Catholic Radio and Television Network, in collaborazione con l’organizzazione internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre.

Aiuto alla Chiesa che soffre: www.acn-intl.org
Aiuto alla Chiesa che soffre Italia: www.acs-italia.glauco.it
Where God Wheeps: www.wheregodweeps.org

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ZENIT Staff

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