Rouen: l’imam locale in lutto per il suo amico sacerdote

Esponenti cattolici, ebrei e musulmani condannano l’episodio terroristico. L’arcivescovo Dominique Lebrun abbandona la GMG per stare vicino ai familiari delle vittime

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Appresa la tragica notizia dell’omicidio a Rouen, di quasi certa matrice jihadista, l’arcivescovo della diocesi normanna, monsignor Dominique Lebrun, ha espresso commozione e cordoglio per le vittime del brutale atto. “Grido verso Dio – scrive l’arcivescovo in un telegramma – assieme agli uomini di buona volontà. Mi permetto di invitare i non credenti ad unirsi al nostro grido!”.
Da poco giunto a Cracovia per la Gmg, assieme ai giovani della sua diocesi, monsignor Lebrun, si era fermato ieri in preghiera a Varsavia davanti alla tomba del beato Jerzy Popieluzsko, altro sacerdote vittima dell’odio anticristiano, nello specifico del regime comunista e ha assicurato altrettante preghiere per le vittime di Rouen.
Mentre, al momento, sul luogo dell’attentato è presente il suo vicario, padre Philippe Maheut, il presule ha annunciato: “Stasera sarò nella mia diocesi assieme alle famiglie e alla comunità, così scosse”.
“La Chiesa Cattolica non ha altra arma al di fuori della preghiera e della fraternità tra gli uomini – ha proseguito monsignor Lebrun -. È vero, lascio qui centinaia di giovani, che sono il futuro dell’umanità. A loro chiedo di non cedere alla violenza e di diventare apostoli della civiltà dell’amore”.
La dichiarazione più significativa è arrivata dal presidente del Consiglio Regionale del culto musulmano dell’Alta Normandia, l’imam Mohamed Karabila, che si è detto “sconvolto per la morte” del suo “amico”. “Non comprendo… tutte le nostre preghiere vanno per la sua famiglia e la comunità cattolica”, ha dichiarato l’imam, secondo quanto riferito da Le Figaro.
“Un chiaro attacco alla libertà religiosa ed un chiaro esempio di odio anticristiano”, ha commentato Alessandro Monteduro, direttore della sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che Soffre. “Oggi si è verificata una vera e propria barbarie ma non possiamo indignarci soltanto in drammatiche occasioni”, ha proseguito Monteduro, ricordando come già negli ultimi anni sempre più chiese e simboli cristiani siano stati attaccati, distrutti e profanati in Francia.
“Esattamente come in Medio Oriente, alla distruzione dei luoghi di culto seguono crimini violenti ai danni dei sacerdoti e dei fedeli – ha affermato il direttore di Acs Italia -. La persecuzione dei cristiani, come abbiamo visto oggi, non è lontana da casa nostra. Iniziamo a ribellarci, in primis la comunità internazionale, contrastando la decristianizzazione che da tempo dilaga in Europa. È anche la mancata difesa della nostra fede a renderci maggiormente vulnerabili”.
Sempre da Cracovia, i vescovi italiani giunti per la Gmg hanno assicurato il “ricordo” e la “preghiera” per l’anziano sacerdote assassinato. “Il dolore per questo attentato – si legge in una nota della Conferenza Episcopale Italiana – è reso ancora più forte proprio dalla distanza rispetto al clima e al significato dell’evento in corso in Polonia: la presenza di 90 mila giovani italiani, provenienti da 179 diocesi e accompagnati da 2292 sacerdoti, è all’insegna dell’incontro, della gioia e della fraternità tra i popoli”.
La tragica notizia proveniente dalla Normandia, prosegue la nota della Cei, “viene ad aggiungersi a quelle relative ai numerosi episodi di violenza che nelle ultime settimane hanno suscitato sconcerto e preoccupazione. Ancora una volta, il messaggio evangelico e l’esperienza della Chiesa diventano motivo per non arrendersi a logiche di chiusura o di vendetta, ma per costruire – con una rinnovata testimonianza di fede – una società riconciliata e aperta alla speranza”.
Per la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, si tratta di “un’azione che ancora una volta sconvolge per la brutalità e la ferocia e che deve trovarci tutti uniti non solo nella condanna, ma anche nella volontà di non rinunciare a vivere appieno la nostra quotidianità – ha sottolineato -. Questo vogliono i nemici delle nostre società libere e democratiche, questo è ciò che assieme ogni giorno intendiamo combattere con il massimo impegno”.
Infine il Gran Mufti d’Egitto, Sheik Shawki Allam, ha condannato “l’atto terrorista e criminale commesso da estremisti”. “Tale atto viola tutti gli insegnamenti dell’Islam”, ha detto Allam offrendo  le condoglianze al popolo francese e alle famiglie delle vittime.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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