Roma e Mosca: mai così vicine

Durante il suo incontro con il presidente del Consiglio, Mario Monti, il Patriarca Kyrill ribadisce il comune impegno delle Chiese cattolica ed ortodossa nella difesa della civiltà cristiana e dei valori morali comuni

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MOSCA, lunedì, 23 luglio 2012 (ZENIT.org) – La Chiesa cattolica romana e quella russo-ortodossa hanno significativi valori in comune e va preso atto del miglioramento delle relazioni tra i due grandi soggetti religiosi.

Lo ha detto il Patriarca di Mosca, Kyrill, nel corso del suo incontro, avvenuto ieri nel monastero di San Daniele, con il premier italiano Mario Monti, in visita ufficiale a Mosca.

Alla base dei rapporti storicamente buoni tra Italia e Russia, c’è, in primo luogo, “la nostra comune appartenenza al sistema dei valori cristiani che hanno costituito il fondamento del sistema giuridico e della cultura dei nostri paesi”, ha detto il Patriarca moscovita.

“Penso che queste fonti della nostra cultura, filosofia e pensiero sociale hanno in massima parte formato l’immagine dei russi e degli italiani”, ha aggiunto Kyrill.

Il massimo esponente della chiesa russa ha poi menzionato la crescita sempre più sensibile dei pellegrini russi che visitano ogni anni luoghi di culto italiani. “Visitando i santuari e i luoghi santi dell’Italia – ha detto Kyrill – i russi ortodossi vengono a conoscere la spiritualità del popolo italiano, la sua cultura religiosa, e avvertono un’affinità spirituale. Penso che, dopo la Terra Santa, l’Italia sia la meta più visitata dai pellegrini russi”.

Quanto alla crisi economica internazionale, il Patriarca ha manifestato la convinzione che “accanto alle cause prettamente tecniche della crisi, ci sono anche cause morali fondamentali, e questa dimensione morale e spirituale della crisi odierna è quella che ci preoccupa maggiormente”.

Un altro tema affrontato dal massimo presule russo ha riguardato la presenza di numerosi fedeli ortodossi in Italia, dove sono presenti 55 parrocchie del Patriarcato di Mosca. La speranza del Patriarca Kyrill è che queste comunità possano ricevere la massima attenzione pastorale possibile ed il posto che loro spetta tra le altre organizzazioni religiose presenti nel nostro paese.

Il Patriarca di Mosca ha constatato il miglioramento delle relazioni ecumeniche con la Chiesa di Roma. “Su molte questioni le nostre posizioni coincidono, principalmente sulle questioni pastorali, che riguardano la vita dell’uomo moderno”, ha detto al tal riguardo.

Kyrill ha poi ricordato il proprio appoggio all’Italia nel procedimento legale per il mantenimento del crocifisso nelle aule scolastiche e in altri luoghi pubblici: “Siamo molto lieti che la Grande Chambre della Corte europea di Strasburgo abbia ribaltato la sentenza di primo grado, che offendeva i sentimenti religiosi di un vasto numero di persone”.

Il dialogo tra Chiesa Cattolica e Chiesa Ortodossa, ad avviso del Patriarca moscovita, si conferma importante allo scopo di lavorare insieme per difendere i principi morali, senza i quali la civiltà umana è fragile e vulnerabile.

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ZENIT Staff

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