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Roma: alla Lateranense debutto di Virginia Raggi in fascia tricolore

Intanto il cardinale Vallini commenta: “Giusto il richiamo del sindaco sull’Imu”

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È avvenuta alla Pontificia Università Lateranense la prima uscita ufficiale di Virginia Raggi come sindaco di Roma. Ieri sera, poco dopo la proclamazione ufficiale da parte dell’Ufficio Centrale Elettorale di Roma Capitale, la Raggi ha preso parte al Giubileo per le donne e gli uomini impegnati nelle istituzioni pubbliche.
Giunta a bordo di un’auto elettrica, accolta dal vescovo ausiliare monsignor Lorenzo Leuzzi, il sindaco è intervenuto inizialmente nell’Aula Magna “Benedetto XVI” della Lateranense, dove ha promesso il compimento del programma elettorale. “Sono onorata di poter servire la mia città”, ha aggiunto.
Di seguito, la Raggi ha preso parte alla processione verso la basilica di San Giovanni in Laterano, dove ha attraversato la Porta Santa e ha preso parte alla celebrazione eucaristica. Tra le altre autorità presenti: il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, i ministri Elena Boschi e Beatrice Lorenzin, il presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, il prefetto di Roma, Paola Basilone.
Nel giorno del suo insediamento ufficiale in Campidoglio, Virginia Raggi si recherà a deporre corone di alloro prima all’Altare della Patria e poi, di seguito, all’Area Monumentale di Piazzale Ostiense, al Mausoleo delle Fosse Ardeatine e al Tempio Maggiore Ebraico sul Lungotevere.
Nel frattempo il nuovo sindaco ha ricevuto gli auguri da parte del cardinale vicario della diocesi di Roma, Agostino Vallini. “Sono molto onorato di salutarla”, ha dichiarato il porporato all’agenzia Dire, poco prima dell’appuntamento alla Lateranense.
“Le ho inviato un messaggio di auguri – ha proseguito Vallini – perché chiamata a svolgere un compito arduo, impegnativo e promettente. Credo che tutti dobbiamo augurare che sindaco svolga al meglio la sua missione”.
Il cardinale vicario si è detto “d’accordo” con la Raggi quando quest’ultima ha chiesto la “cooperazione di tutti, dunque anche dei cittadini. Questo spirito di unità e di collaborazione renderà possibile il superamento delle difficoltà che vive Roma”, ha sottolineato Vallini.
Commentando le dichiarazioni del sindaco sulla necessità che anche la Chiesa paghi l’Imu, il porporato ha commentato: “I principi della responsabilità del pagamento dei tributi competono a tutti e dunque anche alla Chiesa. Io posso dire che il Vicariato di Roma così come il Vaticano e la Santa sede, perché il termine Chiesa è molto generico, pagano i tributi di ciò che viene svolto in strutture che non sono direttamente attinenti”.
“Sono convinto che il nuovo sindaco – ha proseguito Vallini – nel rispetto delle norme dei patti internazionali, si renderà conto che tutto ciò che è riconosciuto alla Chiesa debba essere riconosciuto”.
“Se c’è qualche soggetto ecclesiastico in qualche modo afferente alla Chiesa che è chiamato a pagare e non paga, il sindaco fa bene se lo fa pagare”, ha quindi concluso il cardinale. [L.M.]

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ZENIT Staff

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