Foto: Rinnovamento nello Spirito Santo - Rimini 2016

RnS: la nuova primavera dello Spirito Santo

Testimonianze, simposi di approfondimento ed un musical sul Figliol prodigo nella terza sessione della Conferenza Nazionale in corso a Rimini

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“Lode al fratello, lode alla sorella, lode a Gesù!”. Con questo canto di Alleluja si è aperta ieri, 31 ottobre, la terza sessione della 40a Conferenza nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo in corso di svolgimento a Rimini.
Ancora una volta il presidente Salvatore Martinez e i componenti del Consiglio e del Comitato nazionale hanno accolto gli animatori convenuti per l’evento, guidando dal palco del Palacongressi un coro di migliaia di voci. Dopo il suggestivo rituale delle lodi e dei canti, una sorella del Rinnovamento ha portato la sua testimonianza di dolore: una grave malattia, l’incombere della morte, e la regressione del male dopo la preghiera collettiva.
“La guarigione spirituale determina anche un processo di guarigione fisica”, ha detto Martinez, che ha dato poi la parola al primo illustre relatore della giornata: il rev. prof. Luis Navarro, rettore della Pontificia Università della Santa Croce a Roma.
Quattro le parole che hanno caratterizzato il suo intervento: “carismi”, “unità”, “servizio”, “ecclesialità”, che Navarro ha declinato all’interno del processo costruttivo delle comunità carismatiche. “San Paolo adopera l’immagine del corpo per mostrare alcuni aspetti della vita dei primi fedeli – ha esordito il rettore –. Non ci troviamo insieme perché abbiamo preso noi l’iniziativa. Siamo nella Chiesa per iniziativa di Dio che ha voluto che noi siamo suo Corpo, che in tutti noi scorra lo stesso sangue: quello di Cristo”.
“La Chiesa è edificata e guidata dallo Spirito Santo con doni carismatici. In virtù del battesimo siamo chiamati alla santità, all’identificazione con Cristo. Una chiamata universale che si estende a ogni membro della Chiesa. I carismi sono doni divini, non umani; presenti non solo nella Chiesa primitiva, ma anche ai nostri giorni. Di questi carismi si serve Dio per rinnovare la Chiesa lungo la storia”.
“Nella Chiesa – ha continuato Navarro – ci sono diversi stati di vita: i chierici, i ministri sacri, i fedeli che seguono la vita consacrata, i laici. Questi stati di vita sono complementari e interconnessi, come i carismi che sono a sostegno di ciascuno di essi. Ciascuno deve rispettare la propria identità e valorizzare l’identità e i doni altrui. I carismi contribuiscono a costruire l’unità con i fratelli e con le sorelle che condividono lo stesso carisma, evitando che ci sia uniformità”.
“I carismi sono al servizio della Chiesa. Creano una corrente spirituale che determina occasioni di crescita e di maturità per tutti i fedeli nei diversi loro stati di vita. Nelle aggregazioni carismatiche i fedeli trovano vita nuova per le loro anime. Alcune di queste aggregazioni costituiscono un forte sostegno per i giovani sposi, per le giovani famiglie, grazie alla formazione cristiana che offrono. Ma anche tanti ministri sacri beneficiano della condivisione dei carismi tramite alcune aggregazioni. Per molti, entrare in contatto con queste realtà ha favorito una riscoperta di aspetti fondamentali della vita sacerdotale e della compassione per le anime”.
I carismi portano a sentirsi e ad essere più Chiesa. I Pastori hanno un compito fondamentale nei confronti dei carismi: il loro discernimento. Tale compito richiede un accompagnamento delicato e vigilante. Ogni movimento o comunità deve sentire il bisogno di sottoporre al giudizio della Chiesa i doni ricevuti, in special modo per ciò che attiene alla spiritualità, alla dottrina, all’evangelizzazione. Tra le manifestazioni di ecclesialità di ogni movimento, ci sarà la valorizzazione sincera e l’apprezzamento di quanto di buono fanno gli altri, nelle altre aggregazioni ecclesiali, nella Chiesa”.
In conclusione, Navarro ha ricordato le parole di Papa Francesco durante la 38a Convocazione del RnS (Piazza S. Pietro, 3 luglio 2015): “Avete vissuto questa esperienza, condividetela nella Chiesa. Aiutare il Popolo di Dio nell’incontro personale con Gesù Cristo, che ci cambia in uomini e donne nuove, in piccoli gruppi, umili ma efficaci perché è lo Spirito che opera…”.
Alla relazione del prof. Navarro è seguita la Concelebrazione Eucaristica presieduta da mons. Valerio Lazzeri, vescovo di Lugano (Svizzera), al termine della quale Salvatore Martinez ha salutato il Vescovo a nome del movimento, donandogli un’artistica icona. Ed è stato il momento dei saluti anche per mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, che aveva seguito i lavori della Conferenza fin dall’inizio. L’Arcivescovo di Matera-Irsina, con la cordialità che impronta il suo stile pastorale, ha voluto congedarsi dai fratelli e dalle sorelle del RnS con una barzelletta.
San Pietro, custode delle chiavi del Paradiso, seleziona le anime in arrivo. E a ciascuna di esse attribuisce le chiavi di un’automobile. Si presenta un povero uomo, che non ha mai combinato niente nella vita: Pietro gli dà le chiavi di una Mercedes e quello se ne va via contento. Arriva un prete, che spiega a Pietro i suoi meriti e il gran numero di fedeli convertiti. Pietro gli offre le chiavi di una Cinquecento. Ma il prete rifiuta sentendosi vittima di un’ingiustizia. Il giorno dopo Pietro vede il prete di nuovo in fila fra le anime. Quando arriva il suo turno, il prete gli spiega il motivo: “ho deciso di accettare la Cinquecento, perché ho visto il mio vescovo girare in bicicletta…”.
Grande risata collettiva degli animatori presenti in sala! Una barzelletta ma, al tempo stesso, una piccola parabola per spiegare che Dio distribuisce le sue ricompense in modo assai difforme dalle fragili aspettative umane…
La sessione pomeridiana è stata dedicata all’approfondimento di tematiche di particolare rilievo per la vita associativa e l’attività spirituale del RnS. Per ragioni di sintesi, ci limitiamo a citare i titoli dei quattro simposi e i loro relatori: “Come discernere e promuovere i carismi comunitari per una ministerialità carismatica”, di don Guido Maria Pietrogrande, consigliere spirituale nazionale RnS; “Come articolare un cammino comunitario tra visione e progetto”, di Marcello Costantino e Rosetta La Rocca, esponenti del RnS della Sicilia; “Come sostenere la vita comunitaria nella condivisione dei beni spirituali e materiali”, di Michele De Gregorio, consigliere nazionale delegato RnS Puglia; “Come accompagnare i fratelli nel cammino ordinario di crescita e nei momenti di sofferenza e di prova personale”, di Francesco Bungaro, presidente dell’Associazione Terapisti Cattolici.
La sezione “Raccontiamo il Giubileo della Misericordia – Testimonianze di ciò che lo Spirito Santo ha operato nel RnS” ha ripercorso gli eventi più significativi organizzati dal Rinnovamento nello Spirito nel corso dell’Anno Giubilare. Tra questi segnaliamo in particolare l’iniziativa Le Tende della Misericordia, realizzata in collaborazione con l’Ordinariato militare per l’Italia, che ha portato in molte città italiane delle grandi tende aperte ai fedeli, quale simbolico luogo d’incontro per condividere il sentimento del Giubileo nelle realtà di ispirazione cristiana presenti nel territorio.
In serata, alle ore 21.30, è stata messa in scena, presso il Teatro “Ermete Novelli” di Rimini, l’anteprima del musical Figliol prodigo, promosso dal Rinnovamento nello Spirito. Organizzato dalla Casa di reclusione di Opera (MI), realizzato in occasione dell’Anno Santo della Misericordia e del Giubileo dei carcerati, il musical è interpretato dai detenuti ospitati nel carcere di massima sicurezza di Opera. Liberamente ispirato alla parabola evangelica, è scritto e diretto dalla cantautrice e regista IsaBeau. Tra i brani che hanno ispirato il musical, anche Grazie Padre buono di Daniele Branca (Edizioni RnS).
 

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Massimo Nardi

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