"Rispettiamoci ed amiamoci gli uni gli altri come fratelli e sorelle!"

Incontrando il Gran Mufti di Gerusalemme, il Papa ha ribadito “la chiamata ad essere operatori di pace e di giustizia”, non strumentalizzando il nome di Dio con la violenza

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Di fronte alle forti critiche nei confronti degli ebrei da parte del Gran Mufti, Francesco ha ribadito “la chiamata ad essere operatori di pace e di giustizia”, comprendendo il dolore dell’altro ed impedendo di usare la violenza strumentalizzando il nome di Dio.

“Cari amici musulmani – ha detto il Papa – davanti al mistero di Dio siamo tutti poveri, sentiamo cioè di dover essere sempre pronti ad uscire da noi stessi, docili alla chiamata che Dio ci rivolge, aperti al futuro che Lui vuole costruire per noi”.

Il Vescovo di Roma ha ricordato la figura di Abramo, riconosciuto sia dai musulmani che dai ristiani ed ebrei come “Padre nella fede” e  “grande esempio da imitare”. Abramo, rispondendo a Dio, “si fece pellegrino, lasciando la propria gente, la propria casa”. “Un pellegrino – ha spiegato il Santo Padre – è una persona che si fa povera, che accetta di lasciare la propria patria, è protesa verso una meta grande e sospirata, vive della speranza di una promessa ricevuta”.

“Questa fu la condizione di Abramo” e “questa dovrebbe essere anche il nostro atteggiamento spirituale”, ha rimarcato Bergoglio. “Non possiamo mai ritenerci autosufficienti, padroni della nostra vita; – ha poi soggiunto – non possiamo limitarci a rimanere chiusi, sicuri nelle nostre convinzioni”.

“Davanti al mistero di Dio – ha quindi ribadito umilmente il Pontefice – siamo tutti poveri, sentiamo di dover essere sempre pronti ad uscire da noi stessi, docili alla chiamata che Dio ci rivolge, aperti al futuro che Lui vuole costruire per noi”.

Soffermandosi ancora sul tema del “pellegrinaggio”, il Papa ha ricordato che, nel corso del nostro viaggio terreno, è possibile incrociare altri fratelli con cui “a volte condividiamo un tratto di strada, a volte viviamo insieme una sosta che ci rinfranca”. Questo è anche il senso del pellegrinaggio del Vescovo di Roma nella terra di Gesù: un incontro fraterno con fedi diverse e comunità “che possono darci ristoro e offrirci nuove forze per affrontare le sfide comuni che ci si pongono innanzi”.

Come Abramo che Dio ha voluto testimone del suo agire e suo imitatore, il Papa ha dunque invitato ad essere “operatori di pace e di giustizia”, per “invocare nella preghiera questi doni e ad apprendere dall’alto la misericordia, la grandezza d’animo, la compassione”.

Ha infine lanciato un accorato appello a tutte le persone e le comunità che si riconoscono in questa figura del Padre della fede: “Rispettiamoci ed amiamoci gli uni gli altri come fratelli e sorelle! Impariamo a comprendere il dolore dell’altro! Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio!”. Quindi l’esortazione: “Lavoriamo insieme per la giustizia e per la pace!”.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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