Rifiutare la miseria: il Papa incoraggia l'impegno di ATD-Quarto Mondo

Invita a lottare contro “le molteplici forme di povertà”

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di Anita S. Bourdin

ROMA, giovedì, 21 ottobre 2010 (ZENIT.org).- In occasione della Giornata Mondiale del Rifiuto della Miseria, celebrata il 17 ottobre, il Papa ha indirizzato un messaggio di incoraggiamento al delegato del Movimento Internazionale ATD Quarto Mondo in Italia e presso la Santa Sede, Jean Tonglet.

Nel testo, trasmesso dal Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Tarcisio Bertone, il Pontefice ha detto di “associarsi di cuore a questa celebrazione” e ha esortato “tutte le persone impegnate nel mondo nella lotta contro le molteplici forme di povertà”.

Benedetto XVI le ha invitate a “non scoraggiarsi di fronte all’ampiezza delle necessità, e a portare avanti con generosità il loro servizio alle persone e alle famiglie più povere e più deboli della società”.

Quest’anno, il Papa ha menzionato in concreto “le famiglie, i giovani e i bambini di Haiti, duramente provati”.

“Che a tutte le vittime della miseria e a quanti sono al loro fianco nella ricerca di un mondo più giusto e fraterno sia assicurato di trovare nell’amore di Dio una forza capace di trasformare il mondo e il cuore degli uomini!”, ha auspicato il Vescovo di Roma manifestando la sua “vicinanza spirituale”.

Monsignor Enrico dal Covolo ha celebrato la Messa il 16 ottobre in onore di tutte le vittime della miseria a San Giovanni in Laterano, in modo anticipato rispetto al 17 ottobre a causa delle canonizzazioni avvenute il giorno dopo.

La Giornata Mondiale per il Rifiuto della Miseria è stata adottata dall’ONU su richiesta del fondatore di ATD Quarto Mondo, padre Joseph Wresiński.

La causa di beatificazione di questo sacerdote, nato il 12 febbraio 1917 e morto il 14 febbraio 1988, è stata già introdotta a Roma.

Il postulatore della causa, padre Marc Leclerc, ha spiegato a ZENIT che l’inchiesta diocesana aperta a Soissons il 19 marzo 1997 si è conclusa nel 2003.

Le 20.000 pagine del dossier sono già state consegnate, debitamente sigillate, alla Congregazione romana per le Cause dei Santi.

Erano ordinate in circa 60 volumi, che sono stati esaminati dall’avvocato incaricato di questo lavoro nel dicastero.

“Da allora, abbiamo ricevuto dalla Congregazione il decreto di validità ed è stato nominato un relatore”, che è attualmente padre Zdzislaw Kijas, OFM Conv.. Si è così aperta ufficialmente la fase romana del processo, ha precisato padre Leclerc.

L’anniversario della morte di padre Joseph Wresiński è stato celebrato nella Basilica romana di San Giovanni in Laterano nel febbraio scorso, con una celebrazione eucaristica presieduta dal sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura, monsignor Melchor Sánchez de Toca y Alameda.

Durante l’Anno Santo, il 15 ottobre 2000, il Cardinale Roger Etchegaray ha inaugurato a nome di Papa Giovanni Paolo II sul sagrato della Basilica lateranense una lapide, replica di quella del Tribunale dei Diritti Umani del Trocadero, a Parigi.

Questa “lapide in onore delle vittime della miseria” riporta alcune frasi: “Il 17 ottobre 1987, difensori dei diritti dell’uomo e del cittadino di tutti i Paesi si sono riuniti su questo sagrato. Hanno reso omaggio alle vittime della fame, dell’ignoranza e della violenza. Hanno sostenuto di essere convinti che la miseria non è fatale. Hanno proclamato la loro solidarietà con coloro che in tutto il mondo lottano per distruggerla. Laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro”.

Cinque anni dopo, nel 1992, le Nazioni Unite hanno riconosciuto ufficialmente il 17 ottobre “Giornata Mondiale per il Rifiuto della Miseria”.

Uno degli obiettivi della Giornata è dare la parola ai poveri, ascoltare ciò che hanno da dire, non solo per quanto riguarda la povertà e il modo di combatterla, ma anche sulla pace, la giustizia, il futuro del mondo e delle società.

Questo martedì 19 ottobre, il Vescovo di Soissons, Laon e Saint-Quentin, monsignor Hervé Giraud, ha inaugurato una lapide simile sul sagrato della Cattedrale di Soissons.

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ZENIT Staff

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