Riconosciuto un miracolo attribuito all'intercessione di Ana María Janer

Fondatrice delle Suore della Sacra Famiglia di Urgell

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CITTA’ DEL VATICANO/BARCELLONA, lunedì, 13 dicembre 2010 (ZENIT.org).- “La Madre fondatrice mi ha guarita!”, ha gridato Ana Padrós il 9 giugno 1951, camminando normalmente dopo essersi alzata dalla sua sedia a rotelle.

Aveva appena recitato la preghiera del quinto giorno della Novena in onore di Madre Janer nella cappella dell’Ospizio Municipale del Parque di Barcellona, gestito dalle Suore della Sacra Famiglia di Urgell, dove risiedeva.

Il miracolo è stato riconosciuto ufficialmente questo venerdì dalla Chiesa cattolica, con l’approvazione da parte del Papa del decreto di miracolo della venerabile Serva di Dio Ana María Janer Anglarill, fondatrice dell’Istituto delle Suore della Sacra Famiglia di Urgell.

Questo riconoscimento apre le porte alla prossima beatificazione della religiosa, ha reso noto a ZENIT la postulatrice della causa di beatificazione della Janer, suor María Pilar Adín Carreras.

La donna che ha sperimentato il miracolo realizzato per intercessione di Madre Janer è entrata nell’Ospizio noto come “El Parque” nel 1949, afflitta da una poliartrosi degenerativa infiammatoria.

La malattia, irreversibile e incurabile secondo la diagnosi medica, le impediva di muoversi normalmente, al punto da aver bisogno di una sedia a rotelle.

Oltre alla malattia degenerativa, la persona guarita soffriva anche di nanismo, non sapeva leggere né scrivere ed era sola perché aveva perso tutta la sua famiglia.

Una suora della comunità che gestiva l’ospizio, María Luisa Font Romeu, consigliò ad Ana Padrós di chiedere l’intercessione di Ana María Janer Anglarill per guarire.

Il 5 giugno 1951 la donna iniziò la novena di intercessione nella cappella, e il quinto giorno sentì una forza che la spingeva a inginocchiarsi e ad alzarsi.

I successivi esami medici constatarono il totale recupero funzionale della donna, che da allora si è dedicata ad aiutare nell’infermeria e nel refettorio del Parque fino alla morte, avvenuta per infarto nel 1964.

L’intercessione della religiosa ha ottenuto una guarigione istantanea, duratura, completa e inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche dalla poliartrosi degenerativa infiammatoria con grave e persistente sintomatologia dolorosa e grave limitazione funzionale, ha riconosciuto il Vaticano.

Ana María Janer

Ana María Janer Anglarill nacque il 18 dicembre 1800 a Cervera, nella provincia di Lérida, in una famiglia di profonde convinzioni cristiane, e morì l’11 gennaio 1885 a Talarn.

A 18 anni entrò nella Fraternità della Carità dell’ospedale di Castelltort di Cervera.

Le suore assistevano i malati e i poveri dell’ospedale e impartivano lezioni e catechismo nel Real Colegio de Educandas della stessa città. Dopo la professione, ricevette gli incarichi di maestra delle novizie e di superiora.

Su richiesta di Carlo di Borbone, si incaricò degli ospedali di campagna di Solsona, Berga, della Vall d’Ora e della Boixadera durante la prima guerra carlista. Per i combattenti di entrambe le fazioni era la “Madre”.

Per cinque anni diresse la Casa di Carità o di Misericordia di Cervera, che ospitava bambini orfani, giovani handicappati e anziani e dove si impartivano lezioni per i bambini e le bambine esterni.

Nel 1859 accettò la richiesta del Vescovo di Urgell Josep Caixal Estradé e stabilì una fraternità di carità nell’ospedale dei poveri malati di La Seu d’Urgell.

Il 29 giugno 1859 fondò l’Istituto delle Suore della Sacra Famiglia di Urgell, dedicato all’educazione cristiana di bambini e giovani e all’assistenza di malati e anziani.

Durante la sua vita si verificarono 23 fondazioni. Con la rivoluzione del 1868, molte comunità vennero sciolte e le suore si dispersero.

Nel 1880 si celebrò a Talarn il primo capitolo generale, che la elesse canonicamente superiora generale, e nel 1883 venne eletta vicaria e prima consigliera generale.

Attualmente l’Istituto delle Suore della Sacra Famiglia di Urgell è presente in 11 Paesi: Spagna, Andorra, Italia, Argentina, Paraguay, Uruguay, Cile, Colombia, Messico, Perù e Guinea Equatoriale.

Si tratta di una presenza che si sviluppa in vari campi d’azione: scuole, ospedali, residenze, missioni, parrocchie, tempo libero e altri apostolati compatibili con il carisma.

Ana María Janer dedicò tutta la vita ad assistere gli emarginati del suo tempo: i poveri malati e incurabili, gli appestati, i feriti di guerra, i bambini orfani e gli anziani soli.

Trascorse i suoi ultimi anni a Talarn circondata da alunne e da giovani, e chiese di morire per terra come penitente per amore di Cristo.

Il suo processo di beatificazione è iniziato nel novembre 1951. Il 3 luglio 2009, Papa Benedetto XVI ha approvato il decreto di virtù eroiche.

Ora, con l’autorizzazione della promulgazione del decreto di miracolo, il Pontefice apre le porte alla prossima beatificazione di questa fondatrice spagnola.

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ZENIT Staff

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