Ricerca storica e manutenzione dei beni culturali

Un libro di Renata Salvarani presenta una nuova metodologia per il recupero e la manutenzione del patrimonio artistico e architettonico

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ROMA, sabato, 28 gennaio 2012 (ZENIT.org).- Comprendere la genesi degli edifici storici per risalire alle modalità di costruzione e quindi di intervento: questa è stata la sfida per l’elaborazione di una nuova metodologia per il recupero e la manutenzione del patrimonio artistico e architettonico, basata su criteri sostenibili e a basso costo.

Da qui nasce il volume “Ricerca storica e manutenzione dei beni culturali” a cura della prof.ssa Renata Salvarani, edito da Diabasis, frutto di un progetto di ricerca dell’Università Europea di Roma in collaborazione con la Fondazione Cariplo

La metodologia sperimentale, elaborata in sede accademica, trova la funzionalità e la sua efficacia attraverso operazioni di recupero e manutenzione concrete su tipologie di beni culturali molto diffusi in Italia come castelli, torri e chiese medievali.

La continua applicazione delle elaborazioni teoriche all’oggetto concreto è stato l’elemento che ha contraddistinto questa ricerca dall’inizio lavori ad oggi. Dopo quasi due anni di studi, interventi e verifiche operative è possibile considerare, attraverso questo testo, la replicabilità di questa metodologia.

Gli interventi sui beni culturali vengono concepiti come un percorso che parte dall’analisi del territorio e dei materiali per arrivare alle indagini con tecnologie avanzate e integrate, supportate da elaborazioni grafiche e sistemi informatici. Una concezione di intervento dove la storia diventa operativa, consigliando le azioni e descrivendo il rapporto tra beni culturali, territorio e comunità. L’analisi e lo studio d’archivio dimostrano che documenti pregni di memoria e di tecniche possono essere un’opportunità attuale soprattutto se supportati da una stretta sinergia con le nuove tecnologie che forniscono indispensabili elaborazioni grafiche e ricostruzioni tridimensionali.

La conoscenza del territorio e della storia del bene permette di intervenire nel processo di conservazione con le stesse tecniche e con gli stessi materiali che avrebbe impiegato il costruttore del manufatto.

La ricerca delle tecniche e dei materiali originali assicura un intervento non invasivo e ambientalmente sostenibile, non prevedendo l’utilizzo di sostanze chimiche e inquinanti. Tale tipologia di intervento, inoltre, permette di effettuare una manutenzione ordinaria a basso costo che mantiene nel tempo il valore dei lavori di restauro. La metodologia proposta è basata sui criteri di economicità per rendere accessibile agli enti e alle amministrazioni locali una politica di manutenzione costante.

All’interno del volume è possibile conoscere le modalità di intervento, dalla fase di analisi e di studio alle tecniche utilizzate, gli interventi progettuali e i risultati, dimostrando l’importanza e l’opportunità che offrono il  collegamento e il dialogo tra il mondo accademico e quello operativo.

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Per informazioni:
E-mail: renata.salvarani@unier.it;  samuele_briatore@yahoo.it
Sito: www.unier.it

Ufficio stampa: i giornalisti possono rivolgersi a Carlo Climati, Responsabile ufficio stampa dell’Università Europea di Roma.
Tel. 06 66543106 665431 . E-mail: carlo.climati@upra.org

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ZENIT Staff

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