Ricchezza e sequela di Gesù

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Il brano del Vangelo di oggi ricorda ai cristiani che la vera sapienza sta nel seguire il Signore senza tentennamenti. Nemmeno il possesso di molti beni ci deve impedire di seguire Gesù. Per scongiurare questa triste possibilità è necessario mettere in pratica il comandamento dell’amore che genera gesti di fraternità e di giustizia e può trasformare anche la ricchezza in un dono di Dio.

Meditazione

Si legge nel Vangelo di oggi che, mentre Gesù, come faceva ogni giorno, camminava per le strade della Palestina per annunciare il Regno di Dio, un tale – potrebbe essere ognuno di noi quando sentiamo il bisogno di qualcosa o, meglio, di qualcuno che riempia il nostro cuore di felicità – corse incontro a Gesù e si inginocchiò davanti a Lui. La corsa e l’inginocchiarsi esprimono il desiderio di quest’uomo di cambiare vita perché la vita vissuta fino a quel momento evidentemente non lo gratificava. È per questo che chiede al Signore: “Maestro che devo fare per avere la vita eterna?”. Nella Sacra Scrittura, vita eterna non significa tanto una vita che non finisce mai, ma la vita piena, la vita vera. Gesù risponde: “Osserva i comandamenti”. E l’uomo a sua volta risponde: “I comandamenti li ho osservati fin dalla mia giovinezza, ma non sono soddisfatto”. Allora Gesù lo guarda negli occhi con tanta tenerezza, lo ama, vuol renderlo suo discepolo, suo amico e aggiunge: «Ti manca una sola cosa: “Va’, vendi quello che hai e il ricavato dallo ai poveri; poi ritorna e seguimi”». Notiamo come la risposta di Gesù sia piena d’amore. Ma quando il nostro cuore è duro e impermeabile a ogni segnale di amore, nemmeno il Signore Gesù può farci niente. Perché – come scrive sant’Agostino – quel Signore che non ci ha chiesto il permesso quando siamo nati, non può salvarci senza il nostro operativo consenso”. La conseguenza è che il ricco “si rabbuia”, il suo volto “si oscura”, invaso da una pesante tristezza. E scompare in un buio in cui si può anche osservare la Legge, ma si è incapaci di scelte radicali che, sole, arrecano gioia al cuore e felicità piena e duratura. Seguire Gesù in ogni momento della nostra vita e in ogni settore della nostra esistenza è impegnativo e talvolta impossibile. Ma a Dio tutto è possibile.

Preghiera

«Dall’esperienza imparai, o benignissimo Signore Gesù Cristo, smisuratamente ricco di amore, che nulla è più penoso in questo mondo dell’essere arso dai desideri terreni, perché l’amore per le ricchezze della terra è insaziabile e con le sue esigenze tortura molto più l’anima, che non le procuri refrigerio con il suo godimento» (R. Giordano).

Agire

Priviamoci di qualcosa a cui siamo più attaccati e doniamola a qualche nostro fratello che ha più bisogno di noi. È un modo per manifestare amore a Dio e al prossimo. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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