Repubblica Centroafricana: l'Unicef denuncia escalation di violenze contro i bambini

74 minori uccisi e 277 mutilati in sei mesi di combattimenti. “Orrore per questa ferocia”

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L’Unicef è esasperato: le violenze nella Repubblica Centroafricana “provocano orrore per la loro brutalità e ferocia”. In effetti, in sei mesi di combattimenti, la popolazione del paese africano ha subito una strage che ha colpito in prima linea i bambini.

Sono circa 74 i minori uccisi e 277 i mutilati, secondo una nota di denuncia dell’Unicef firmata da Souleymane Diabatè, rappresentante dell’associazione per il Centroafrica. A questi si aggiungono oltre mezzo milione di persone sfollate. Anche in questo caso, la metà bambini.

Per le organizzazioni umanitarie diventa infatti sempre più difficile continuare a offrire il proprio sostegno per le precarie condizioni di sicurezza offerte dalle autorità centroafricane. Nei giorni scorsi, i volontari di Medici senza frontiere (Msf) hanno diffuso un comunicato in cui si dicevano “sconvolti per l’aggressione subita dalle nostre équipe”, in seguito a nuovi attacchi nella città di Ndélé, dove operano dal 2010.

I medici sono determinati a fornire aiuti alla popolazione, a fronte però di condizioni minime di sicurezza che le parti coinvolte nel conflitto devono assicurare. Una parte dell’équipe è stata evacuata da Ndélé, mentre Msf sta valutando la situazione e negoziando con le autorità locali la possibilità di continuare le proprie attività nella zona.

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ZENIT Staff

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