Relazioni e legami nell'esistenza umana

Giornata di studio, martedì 26 febbraio, alla Santa Croce su Viktor E. Frankl

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La persona può crescere e perfezionarsi solo in riferimento agli altri e ai valori più elevati. Se manca questo dinamismo ascendente, l’individuo si richiude nel proprio io e resta prigioniero di se stesso. Questa convinzione dello psichiatra viennese Viktor E. Frankl, fondatore della logoterapia (la psicoterapia incentrata sulla riscoperta del significato dell’esistenza e dei suoi valori fondamentali), sarà il filo conduttore della Giornata di studio su “Relazioni e legami nell’esistenza umana. La lezione di Viktor E. Frankl”, che si svolgerà presso la Pontificia Università della Santa Croce (p.zza Sant’Apollinare, 49) il prossimo martedì 26 febbraio.

L’iniziativa è organizzata dalla Facoltà di Filosofia della Santa Croce in collaborazione con l’Associazione di Logoterapia e Analisi Esistenziale Frankliana.

La logoterapia viene considerata la “terza scuola viennese di psicoterapia”, dopo quelle di Freud e di Adler. In effetti, Frankl si distaccò dalla psicoanalisi e maturò la sua teoria anche attraverso la terribile esperienza della reclusione in quattro campi di concentramento nazisti. Elaborò “una visione integrale della persona umana”, convinto “che non si può comprendere l’esistenza della persona umana se ne viene negata o tralasciata la dimensione spirituale”, ha commentato il Prof. Mons. Francesco Russo, membro del comitato organizzatore della Giornata.

L’evento in programma vuole pertanto riflettere su questa “eredità” di Frankl, approfondendo, tra l’altro, il collegamento tra la psichiatria e la filosofia.

Al mattino (dalle 9.15 alle 12.40), dopo il saluto del dott. Antonino Urso, Consigliere dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, sono previste tre relazioni sul lascito dello studioso alla filosofia, alla psicologia e alla pedagogia: il Rev. Prof. Antonio Malo (Santa Croce) interverrà su “Uscire dall’io. Intenzione paradossa, dereflessione e alterità”; il rev. Prof. Eugenio Fizzotti, S.D.B. (Università Lateranense), su “Io divento io solo attraverso un tu”; la prof.ssa Anna Maria Favorini (Università Roma Tre), su “Relazioni e legami nella formazione. Verso il progetto di vita”.

Nel pomeriggio (dalle 15.30), dopo la proiezione di un’intervista filmata a Viktor E. Frankl, è previsto un workshop moderato dal giornalista Enzo Romeo sulle esperienze di sostegno terapeutico con minori ospiti di case famiglia, detenuti e tossicodipendenti. 

Interverranno: il prof. Angelo Gismondi (Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale) su “Senso della vita e dinamiche familiari”; il dott. Alessandro Iannini (Borgo Ragazzi Don Bosco), su “Appartenenza, legami e significato della vita in minori fuori dalla propria famiglia”; il dott. Mauro Gatti (Casa di Reclusione di Civitavecchia), su “Comunicare la speranza all’uomo detenuto” e la dott.ssa Anna Maria Ruggerini (Fondazione Villa Maraini), su “La relazione terapeutica come approccio umanitario ai tossicodipendenti”.

La Giornata si chiuderà con la relazione conclusiva del Prof. Mons. Francesco Russo (Santa Croce), su “Autotrascendenza e relazionalità della persona. Antropologia filosofica e logoterapia”, seguita da un dibattito finale.

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ZENIT Staff

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