Regno Unito e Vaticano insieme per la libertà religiosa

La delegazione del governo britannico ricevuta dal Papa e dal cardinale Bertone

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CITTA DEL VATICANO, mercoledì, 15 febbraio 2012 (ZENIT.org) – La visita diplomatica della delegazione del governo britannico, iniziata ieri, è culminata stamattina con l’udienza da papa Benedetto XVI e con l’incontro con il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone.

Secondo quanto riferisce una nota congiunta della Santa Sede e del governo di Sua Maestà, i due stati hanno “concordato sulla necessità urgente di un’azione volta a rafforzare l’impegno universale in favore della libertà religiosa, quale diritto umano fondamentale, e alla sua applicazione pratica, al fine di promuovere il rispetto per tutte le religioni in tutti i Paesi”.

Vaticano e Regno Unito, che proprio quest’anno celebrano il trentennale delle proprie relazioni diplomatiche, intendono inoltre “lavorare insieme per combattere l’intolleranza e la discriminazione fondata sulla religione, ovunque essa si manifesti”.

Le rispettive rappresentanze diplomatiche, inoltre, hanno ribadito la necessità di promuovere “uno sviluppo globale integrale e sostenibile, basato sulla centralità della persona umana e fondato sul principio della dignità umana e del valore proprio di ogni persona”.

All’impegno contro la povertà, Santa Sede e governo britannico intendono affiancare quello sull’ambiente. Della Convenzione quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici, affermano di condividere “la necessità di continuare a rafforzare l’integrazione dei suoi pilastri economici, sociali e ambientali che sono interdipendenti e si rafforzano a vicenda, così come il legame tra la lotta alla povertà e la gestione dei cambiamenti climatici”.

Altri punti di convergenza riguardano la “prevenzione dei conflitti”, il “disarmo”, il “controllo sugli armamenti” e la “non proliferazione”, al fine di “proteggere la vita umana” la “dignità umana”.

Riguardo ai cambiamenti avvenuti in Nord Africa e in Medio Oriente, la Santa Sede e il governo di Sua Maestà auspicano che vengano accolte “le legittime aspirazioni di molte persone alla pace e alla stabilità” e che siano intraprese “vere riforme negli ambiti politico, economico e sociale, per meglio garantire l’unità e lo sviluppo di ogni nazione”.

In questo contesto i rappresentanti dei due stati hanno fatto riferimento “al ruolo che i Cristiani possono svolgere e all’importanza del dialogo interreligioso”, appellandosi per la “fine immediata della violenza in Siria” e incoraggiando la comunità internazionale a sostenere una “strategia coerente” per la Somalia e la risoluzione della crisi nel Corno d’Africa.

Una speranza particolare è rivolta alla possibile “ripresa dei negoziati in buona fede tra Israeliani e Palestinesi per conseguire una pace duratura”.

In attesa dello svolgimento dei Giochi Olimpici e Paraolimpici di Londra, e nel corso dei festeggiamenti per il Giubileo di Diamante di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, le parti “auspicano un anno caratterizzato dallo spirito della Carta Olimpica e della Tregua Olimpica: al servizio dello sviluppo armonioso dell’uomo, con l’intento di promuovere una società pacifica interessata alla salvaguardia della dignità umana”.

Ulteriori argomenti di convergenza hanno riguardato “il ruolo della fede e dell’educazione per lo sviluppo di una cultura della responsabilità sociale e il rafforzamento di una società sana”.
In particolare la Santa Sede ha sottolineato la necessità di garantire  che l’azione delle istituzioni legate alla Chiesa sia “in conformità con i propri principi e convinzioni e ha ribadito la necessità di tutelare la famiglia fondata sul matrimonio, la libertà religiosa e la libertà di coscienza”.

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ZENIT Staff

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