Rapiti in Camerun due sacerdoti e una suora

Si teme il sequesto a causa della loro opposizione al traffico di esseri umani, in particolare di bambini. Papa Francesco in preghiera e in contatto con la nunziatura

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Due sacerdoti italiani “fidei donum” della diocesi di Vicenza, don Gianantonio Allegri e don Giampaolo Marta, e una suora canadese di 80 anni, dell’ordine delle Suore della Divina Volontà di Bassano del Grappa, sono stati rapiti nella notte tra il 4 e il 5 aprile nella diocesi di Maroua-Mokolo nel nord del Camerun.

Secondo quanto riporta l’agenzia Fides, si tratta della stessa diocesi, il cui territorio si trova al confine con la Nigeria e il Ciad, nella quale lo scorso novembre era stato rapito il sacerdote “fidei donum” francese, don Georges Vandenbeusch, poi liberato il 31 dicembre.

In merito al rapimento la Sala Stampa Vaticana ha riferito che Papa Francesco è stato informato ed ha fatto sapere che “prega per i rapiti e formula auspici per una soluzione della vicenda”. Il Pontefice, inoltre, si tiene in costante contatto con la nunziatura. 

Secondo fonti della diocesi di Vicenza, due gruppi di uomini armati a bordo di auto hanno fatto irruzione intorno alle due di notte nelle case dei sacerdoti e delle suore, mettendola a soqquadro per poi portar via i tre religiosi. 

Don Marta si trova in Camerun da oltre 6 anni mentre don Allegri era arrivato da un anno, ma in passato aveva vissuto circa 10 anni nel Paese africano. I due sacerdoti operano nelle parrocchie di Tchere e Loulou.

Sempre secondo Fides, si ipotizza che i sequestratori siano membri della setta islamista nigeriana Boko Haram, che hanno già rapito alcuni stranieri nel nord del Camerun.

Le ragioni del rapimento potrebbe essere cercate nel fatto che l’area dove si trova la diocesi è da tempo al centro di un vasto traffico di esseri umani, e in particolare di bambini.

La Chiesa cattolica ha promosso diverse iniziative per far fronte a questo fenomeno e soccorrere le vittime, come aveva spigato in un’intervista a Fides, il Vescovo del luogo, Mons. Philippe Stevens.

Anche secondo padre Henri Djonyang, vicario generale della diocesi di Maroua-Mokolo, i due preti e la suora sono stati rapiti da Boko Haram. Lo ha detto all’Agence France-Presse (AFP). 

TGcom 24 ha riportato le reazioni delle suore della Divina Volontà, nella casa madre di Bassano del Grappa.”Siamo sconvolte – hanno raccontato -. Ci hanno chiamato stanotte e dato notizia del rapimento”. Una delle religiose ha sostenuto che “Secondo da quanto ci hanno riferito, ma le notizie sono molto frammentarie, pare che la polizia locale nei giorni scorsi abbia trovato un arsenale d’armi e che i ribelli abbiano detto ‘ve la facciamo pagare’ “.

Raggiunti telefonicamente Don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi, gli altri due sacerdoti vicentini presenti nella diocesi di Moroua, in Camerun, hanno detto che “i rapiti starebbero bene”. “Don Marta e don Allegri sono stati portati via assieme alla suora da persone armate e non incappucciate. A quanto ci hanno detto dei testimoni stanotte nessuno è ferito. Stanno bene”.

Il Ministero degli Esteri italiano ha confermato il sequestro, precisando che l’Unità di crisi è già al lavoro sul caso, in coordinamento con l’ambasciata italiana a Yaoundé. Il ministero degli Esteri chiede il massimo riserbo per favorire una rapida soluzione della vicenda. 

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ZENIT Staff

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