Rapiti due preti e una suora a Mosul

Sale la tensione in Iraq: ieri sera, un attacco terroristico a Baghdad ha ucciso quattro persone e ferito altre 12

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È emergenza in Iraq. Dopo l’assalto del 9 giugno scorso alla città di Mosul da parte degli insorti sunniti guidati dai miliziani jihadisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), continua a crescere la tensione nel Paese.

Dopo il blitz di gruppi armati in alcune chiese ortodosse e cattoliche nei giorni scorsi, dopo il rapimento, il 28 giugno, di due suore e tre orfani, i ribelli sunniti hanno sequestrato martedì due preti e una suora a seguito di un attacco in una Chiesa. Intanto quattro persone sono morte e 12 ferite durante un attentato suicida in un quartiere sciita di Baghdad.

Nella stessa città, sabato scorso, l’autoproclamato “califfo” dello “Stato islamico” tra Iraq e Siria, Abu Bakr al Baghdadi (tra gli uomini più ricercati al mondo), ha tenuto un sermone nella moschea di Mosul. Ripreso in video dai ribelli, le immagini del discorso hanno fatto il giro del mondo.

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ZENIT Staff

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