"Questo momento va vissuto con molta serenità"

Intervista con il cardinale brasiliano Raymundo Damasceno Assis

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“Il cattolico deve vivere questo momento della vita della Chiesa con grande serenità e in unione di preghiera per papa Benedetto XVI e per  il conclave che eleggerà il nuovo Papa”, ha detto il cardinale Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida e presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), in una intervista rilasciata a ZENIT. Il porporato, classe 1937, ha risposto ad alcune domande riguardo al recente annuncio delle dimissioni di papa Benedetto XVI.

Un Papa può rinunciare al ministero petrino?

Card. Raymundo Damasceno: Secondo il Diritto Canonico, canone 332, il Papa può rinunciare al suo incarico. Per essere valida, si richiede che sia libera e debitamente manifestata. Non si richiede che sia accettata da qualcuno o da un gruppo di persone. Per tutti gli altri incarichi, si richiede che le dimissioni siano accettate da qualcuno.

Quali ragioni possono portare un Pontefice a dimettersi?

Card. Raymundo Damasceno: La ragione per le dimissioni di un Papa è semplicemente una giusta causa che può essere fondata su motivi oggettivi o soggettivi. Papa Benedetto XVI ha dato come motivo per le sue dimissioni che “le sue forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”.

Cosa succederà adesso?

Card. Raymundo Damasceno: Dopo la sua rinuncia, Benedetto XVI non sarà più Papa.  Sarà il cardinale Ratzinger o vescovo emerito di Roma.

Cosa intende? Un Papa “emerito”?

Card. Raymundo Damasceno: Nella Chiesa non ci possono essere due Papi. Tra i dodici apostoli Gesù ha costituito capo Pietro, capo del collegio apostolico. Il successore di Pietro è il capo, il capo del collegio episcopale, successore del collegio apostolico.

Potremo chiamarlo ancora Benedetto XVI o invece cardinale Joseph Ratzinger?

Card. Raymundo Damasceno: Papa Benedetto XVI, dopo le sue dimissioni, sarà  il cardinale Ratzinger o vescovo emerito di Roma.

Quale importanza ha avuto Benedetto XVI per la Chiesa in Brasile?

Card. Raymundo Damasceno: Oltre all’importanza del suo insegnamento per tutta la Chiesa, papa Benedetto XVI ha manifestato un affetto particolare verso il Brasile: ha canonizzato il primo santo brasiliano, Sant’Antonio de Santana Galvão, e ha convocato la V Conferenza Generale dei Vescovi dell’America Latina e dei Caraibi ad Aparecida, che ha inaugurato il 12 maggio 2007. Il suo discorso di apertura della V Conferenza è uno dei discorsi più importanti del suo pontificato.

Con che spirito un cattolico deve accogliere questa notizia?

Card. Raymundo Damasceno: Il cattolico deve vivere questo momento nella vita della Chiesa con molta serenità e in unione di preghiera per papa Benedetto XVI e per  il conclave che eleggerà il nuovo Papa. Cristo è il pastore supremo della Chiesa e lo Spirito Santo la assiste nel suo cammino storico. La catena di anelli nella successione sulla Cattedra di Pietro non è mai stata interrotta. Preghiamo che il nuovo Papa abbia molta saggezza e forza per condurre la “barca di Pietro” e guidare il popolo di Dio.

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Thácio Siqueira

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