“Questa Gmg non sarà come le altre”

Il portavoce dell’episcopato polacco, don Pawel Rytel-Andrianik, si sofferma sulla dimensione “social” dell’evento di Cracovia. E annuncia due sorprese…

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Questa settimana papa Francesco svolge la sua 15° visita pastorale fuori dall’Italia e il suo primo viaggio in Polonia. È giungerà oggi pomeriggio e ripartirà domenica, a conclusione della Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia. In un’intervista esclusiva a ZENIT, don Pawel Rytel-Andrianik, portavoce della Conferenza Episcopale Polacca, non si è limitato a spiegare l’agenda del Santo Padre ma ci ha fornito alcune anticipazioni in esclusiva.
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Don Pawel, cosa possiamo aspettarci da questa GMG in termini di quanti pellegrini verranno, da quali paesi in particolare, ecc.?
Ci aspettiamo almeno un milione e mezzo di persone, che giungeranno in gran parte dalla Polonia, ma anche dall’Italia, dalla Francia, dagli Stati Uniti (che è il quinto paese al mondo per numero di pellegrini in questi giorni qui a Cracovia), dal Regno Unito, dal Portogallo. In effetti, il “meno giovane” ad essersi registrato alla GMG ha 71 anni e viene da un paese dell’America Latina, a dimostrazione del fatto che la gioventù non è una questione di età ma di cuore [sorride].
Per la prima volta nella storia della Polonia, per un incontro, arriveranno persone da almeno 187 paesi e regioni. Le persone accreditate alla Giornata Mondiale della Gioventù sono più di quelle accreditate diplomaticamente alla Santa Sede, a dimostrazione che questo evento va ben al di là della diplomazia. Sarà una delle Giornate Mondiali della Gioventù più affollate.
Un fatto davvero interessante è che questa GMG sarà diversa dalla precedenti, per la sua natura molto “social”. Oggi le principali fonti di informazioni per ognuno di noi, sono a portata di tasca, nei telefoni cellulari, attraverso i social media, in tutte le loro forme, in particolare, Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat, Pinterest. Ciò è significativo perché in questi social network, che oggi raggiungono un numero di persone senza precedenti, gli utenti non sono soltanto cattolici. Quindi, ciò rende possibile trasmettere questi messaggi di questa GMG e del Papa, oltre i confini delle appartenenze religiose, toccando le periferie e i lontani, come auspica papa Francesco. Tutto questo è davvero unico e segna l’inizio di una nuova fase delle Giornate Mondiali della Gioventù.
Esistono specifiche iniziative di socialnetwork che avranno luogo in questi giorni?
Dovrebbero esserci circa 60 giovani che, grazie alla Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, stanno venendo a Cracovia e, attraverso i social media, sarà fruibile a tutti coloro che desiderano seguire gli eventi ma non potranno essere presenti, per stare al passo con i loro messaggi sui social. Sono stati preparati ed addestrati in modo specifico su questo. Per guidare e rafforzare spiritualmente i giovani, vi saranno le catechesi dei vescovi a portare avanti la discussione. Tenendo conto dei presuli presenti, vi saranno 801 vescovi a tenere catechesi e quasi 50 cardinali da tutto il mondo.
Cosa significa celebrare la GMG nella patria di Giovanni Paolo II, specie adesso che è santo?
Si seguono le tracce di Giovanni Paolo II. Come ha affermato papa Francesco nel suo videomessaggio prima della sua visita in Polonia, “Giovanni Paolo II è l’architetto delle Giornate Mondiali della Gioventù”. Papa Francesco sottolinea davvero che questa iniziativa è di Giovanni Paolo II, la vera mente dietro questa occasione, che riunisce i giovani di tutto il mondo.
Quale sarà l’impatto del Giubileo della Misericordia sulla Giornata Mondiale della Gioventù?
Il Giubileo dei Giovani viene celebrato nella Capitale della Misericordia e mostra il volto umano di Giovanni Paolo II, perché la messa avrà luogo nel santuario a lui dedicato, nei pressi delle miniere di sale, dove Wojtyla lavorava. Inoltre, il fatto che il Papa ascolterà le confessioni nel santuario della Divina Misericordia, dedicato a Santa Faustina, canonizzata da Giovanni Paolo II è qualcosa di altrettanto significativo per questo Giubileo.
In che modo i giovani cristiani perseguitati in vari paesi (Medio Oriente, Nord Africa, Terra Santa, Ucraina) parteciperanno o saranno in qualche modo considerati e ricordati?
Troveranno la Chiesa polacca a sostenerli molto, anche perché nella Seconda Guerra Mondiale, un quarto o un quinto dei sacerdoti polacchi vennero uccisi. Sei milioni di polacchi morirono o furono uccisi. Tra questi ultimi, 3 milioni erano ebrei ma l’altra metà erano cattolici. Durante l’Olocausto, assieme ai tre milioni di polacchi uccisi, vi furono 3 milioni di altri ebrei da vari paesi d’Europa, per un totale di 6 milioni di ebrei sterminati. Accoglieremo chi oggi sperimenta persecuzioni e soffre e vedremo la partecipazione e la presenza di giovani di quei paesi e continenti, come, ad esempio, la Siria, il Medio Oriente, l’Africa e, in particolare, l’Africa meridionale. Ci sarà ad esempio un giovane che porrà a papa Francesco una domanda sulla Siria, quindi la sua voce risuonerà in tutto il mondo. Ci saranno anche molti ucraini.
In che modo parteciperà il Santo Padre? Perché la sua presenza è significativa?
Si tratta della prima visita di papa Francesco nel nostro paese e, se si dà uno sguardo a tutti i suoi viaggi in Europa, notiamo che sarà la prima volta che trascorre più di 24 ore in un determinato paese. Trascorrerà dei giorni con noi. La sua presenza e la sua partecipazione dimostrano il suo amore per i giovani e per la Polonia, per l’amata terra del suo santo predecessore. Io credo che papa Francesco guardi alla Polonia attraverso gli occhi di Giovanni Paolo II.
Per gli eventi della GMG, chi saranno gli artisti celebri che si esibiranno o saranno presenti?
Vi saranno numerose personalità ma mi fa piacere menzionarne in modo particolare una incredibilmente memorabile. Achinoam Nini Noa, l’artista israeliana che ha cantato l’Ave Maria alla presenza di papa Francesco. Prima della messa conclusiva di domenica, per la prima volta nella storia, canterà l’Ave Maria in ebraico e in inglese. Si è preparata in modo specifico per la Giornata Mondiale della Gioventù. La performance è stata organizzata dalle istituzioni della Chiesa Polacca e dall’ambasciata di Israele. È un’ottima cosa ed è importante.
Quali saranno, a suo avviso, i momenti topici di questa edizione? Quali le sfide?
Quelli che considero i momenti topici saranno tutti gli eventi a Cracovia, in particolare la messa di domenica al Campus Misericordiae, e a Czestochowa, per i 1050 anni dal battesimo della Polonia. Papa Paolo VI sarebbe voluto andare in Polonia per il millenario ma il Partito Comunista glielo proibì. È stata positiva l’attesa, però, perché papa Francesco verrà a celebrare messa durante la sua visita. Ovviamente, c’è Auschwitz e, evidentemente, lì il suo silenzio sarà significativo. Il silenzio di papa Francesco ad Auschwitz sarà come un grido per la pace. Quel giorno, vi sarà un momento di un’importanza di cui molti forse non si renderanno conto. C’è una donna che, il 28 luglio, festeggerà il suo 101° compleanno e il giorno dopo incontrerà papa Francesco ad Auschwitz, in quanto sopravvissuta. Nei giorni immediatamente precedenti questo incontro con il Papa, lei stessa, in modo assai significativo, ospiterà un pellegrino della Giornata Mondiale della Gioventù. Questa anziana donna, cattolica, Helena Niwinska, che vive a Cracovia, era una cantante e ha anche scritto la sua autobiografia.
Non dimentichiamo, comunque, i momenti gioiosi, come quando Francesco guiderà il tram per la prima volta (almeno in Polonia).
Le sfide sono soprattutto logistiche, a mio avviso. Ciò perché Cracovia non ha mai avuto più di un milione di persone per un periodo così lungo, dal momento in cui il numero dei suoi abitanti è di 750mila. Siamo però abituati a vedere molti pellegrini, quindi abbiamo fiducia.
Ci sono preoccupazioni per la sicurezza? Cosa è stato fatto a tal proposito?
Il Ministro degli Interni, Mariusz Blaszczak conferma che non ci sono segnali allarmanti in Polonia. Il governo polacco assicura che non vi sono minacce, né preoccupazioni di rilievo e che ci si attende che tutto abbia luogo nella maniera più sicura e professionale possibile. I luoghi delle celebrazioni saranno alcuni dei luoghi più sicuri del mondo, in questo momento.
 

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Deborah Castellano Lubov

Deborah Castellano Lubov is Senior Vatican Correspondent for Zenit and its English edition. Author of 'The Other Francis,' now published in five languages, she gave a personal, in-depth look at the Holy Father, through interviews with those closest to him and collaborating with him, featuring the preface of Vatican Secretary of State, Cardinal Pietro Parolin. Lubov often covers the Pope's trips abroad, and often from the Papal Flight, where she has also asked him questions on the return-flight press conference on behalf of the English-speaking press present. Deborah Castellano Lubov, who also serves as NBC Vatican Analyst and collaborator, also has done much TV & radio commentary, including for NBC, Sky, EWTN, BBC, Vatican Radio, AP, Reuters and more. She also has written for various Catholic publications.

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