Quale casa di Gesù

E’ Natale quando due o più consentono a Gesù Bambino di nascere nel loro amore reciproco

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L’amico Sandro mi chiama nella sua stanza per mostrarmi una stampa molto curiosa.

La stampa ritrae un nugolo di frati che si danno fervorosamente da fare per allestire un presepio: vogliono pulire, abbellire la stalla dove è nato Gesù. Tanto da dare l’impressione di volerla trasformare in una reggia. Mentre tutti lavorano, seduto fuori con l’asinello, Gesù Bambino che attende di poter entrare.

I lavori proseguono con alacrità, ma a causa della diversità di pareri, di progetti e di sensibilità, tra evidenti nervosismi, scompare l’armonia tra di loro.

Di tanto in tanto il responsabile dei lavori va a consultarsi da Gesù Bambino. Ovviamente, ogni volta, gli domanda un parere: se è contento del pavimento, delle colonne d’oro, del lettino tutto imperlato… insomma se è soddisfatto di tutto il loro impegno, del totale cambiamento dato alla stalla. Ma ogni volta, come risposta, riceve un no, pur accompagnato da un sorriso.

Arriva la sera. Stanchi e sfiniti per il lungo e snervante lavoro, si fermano. Il responsabile ricorda a tutti che prima di andare a dormire è necessario un breve, ma sincero esame di coscienza, sul perché Gesù non è contento della reggia che hanno allestita.

Si accorgono di essere irritati gli uni contro gli altri, con l’impressione non solo di aver lavorato invano, ma di aver addirittura distrutto la casa di Gesù.

E’ Natale quando due o più “fanno casa” a Gesù; gli consentono cioè di nascere nel loro amore reciproco. La sua presenza trasforma ogni stalla in una reggia.          

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui. 

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Andrea Panont

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