Può il dolore farsi gioia?

Luciano Regolo spiega la “spiritualità della sofferenza” mettendo a confronto due mistici dei nostri tempi: Padre Pio e Natuzza Evolo

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

A queste ed altre domande sul mistero della “spiritualità della sofferenza” e sulle ragioni che alimentano l’azione dei mistici ha cercato di rispondere il giornalista e scrittore Luciano Regolo con il libro edito da Mondadori “Il dolore si fa gioia – Padre Pio e Natuzza due vite un messaggio”.

Luciano Regolo è un giornalista professionista, ha lavorato per “Repubblica”, “Oggi”, “A” e “Chi” e ha diretto “Novella 2000”, “Eva 3000” e “Vip”. Esperto di famiglie reali ha pubblicato numerosi libri di carattere storico-bibliografico. 

Nel corso della presentazione del libro, svoltasi venerdì 12 luglio, al Circolo Nautico di San Benedetto del Tronto, l’autore ha confessato che “lui la sofferenza non l’ha cercata, ma gli è capitata addosso”. Ha conosciuto per la prima volta Natuzza Evolo, perché a lei ha chiesto aiuto per una giovane cugina a cui i medici avevano dato poche settimane di vita. Seppur impressionato dalla guarigione inspiegabile e miracolosa della parente, per anni ha svolto un lavoro giornalistico molto lontano dai mistici e dalla religione.

Ha rincontrato Natuzza in un anno in cui sembrava che tutto andasse male, in famiglia e al lavoro. Fu solo dopo essere stato chiamato al capezzale della mistica che decise di scrivere due libri di grande successo: “Natuzza Evolo: il miracolo di una vita”  e  “Natuzza amica mia” editi entrambi da Mondadori.

Quella della Evolo è una storia ancora oggi oggetto di controversie. Ragazza umile e analfabeta, è stata strumento nelle mani di Dio per innumerevoli opere di bene. Le sue effusioni di sangue che diventavano messaggi e immagini spirituali una volta assorbite dalle garze, sono ancora oggi al centro di un intenso dibattito tra scienza e miracoli. Così come la sua capacità di conoscere in anticipo la storia delle persone che incontrava e la capacità di interloquire con le anime defunte.

Nell’introduzione al libro “Il dolore si fa gioia”, mons. Luigi Renzo, Vescovo di Mileto-Nicotera- Tropea, ha scritto: “Fuori dal contesto di fede è umanamente impensabile accettare, anzi chiedere, come fa Natuzza il coinvolgimento con la Passione di Cristo. E il suo non è masochismo. Lei è pienamente convinta che quando si vuol bene, non ci si ribella, ecco perché è pronta ad offrirsi in ogni momento come anima-vittima al e col Crocifisso”.

Dopo aver letto gli acta beatificationis e i colloqui rimasti a lungo secretati, tra monsignor Rossi inviato della Santa Sede e Padre Pio, Regolo ha messo a confronto nel libro le esperienze mistiche del frate di Petralcina (apparizioni sacre, assalti diabolici, bilocazioni e stimmate) con quelli incredibilmente simili di Natuzza Evolo, attraverso le registrazioni e le testimonianze che lei diede ai suoi padri spirituali, don Barone e padre Cordiano.

Secondo l’autore, “è sorprendente scoprire quanti punti in comune ci siano tra i due grandi mistici. Due persone umili che cercano Dio non nei discorsi dei filosofi ma nella propria esperienza di vita, d’amore e di sofferenza, nel proprio modo di ‘portare la Croce'”. Per questo si possono definire due protagonisti della spiritualità contemporanea “scelti e mandati dal Cielo” come “messaggeri d’Amore” agli uomini di oggi. 

“Le coincidenze che emergono sono talmente tante – ha aggiunto lo scrittore – che lasciano supporre che Padre Pio e Natuzza siano stati inviati sulla terra per portare lo stesso messaggio: se accetti la sofferenza in nome di Dio, il Paradiso scende sulla terra, e puoi provare la vera gioia”.

Mons. Renzo ha scritto che con questo libro l’autore “ha cercato di penetrare nelle viscere e nell’anima della mistica, ma anche di essere visto in un orizzonte più ampio e rappresentativo della ‘spiritualità della sofferenza’”.

“Possiamo credere o non credere – ha sottolineato il vescovo – ma con Natuzza e Padre Pio ci troviamo davanti a un mistero di grande fascino, capace di dare pace e serenità a chiunque. Non c’è stato nessuno che, dopo aver incontrato l’uno o l’altra, sia rimasto come prima”.

Nativi di Puglia e Calabria, uno sacerdote, l’altra madre di famiglia, Padre Pio e Natuzza hanno incontrato notevoli ostacoli nel loro cammino per far comprendere alle autorità il loro essere strumenti della misericordia del Signore.   

Padre Agostino Gemelli che provò a capire se le piaghe di Padre Pio fossero autentiche, scrisse in Vaticano che il frate di Pietrelcina  era uno “psicopatico e isterico”, un “soggetto da tenere isolato”. Lo stesso Gemelli pur non incontrando mai Natuzza Evolo, scrisse che era  “isterica e pazza” e chiese al vescovo di Mileto l’internamento nel manicomio di Reggio Calabria.

I fenomeni di cui Natuzza era depositaria erano così strabilianti che alcuni pensarono che fosse indemoniata, tanto che a 15 anni le fu praticato un esorcismo. Sempre mons. Renzo ha osservato che a distanza di anni, si può constatare come “con la loro umiltà e ricchezza umana, la loro inquietante spiritualità, Padre pio e Natuzza, hanno tanto da insegnare all’uomo di oggi così distratto, svogliato e rinunciatario e così negativamente globalizzato nei riguardi della trascendenza e di una verità non soggettiva”.

In conclusione, Luciano Regolo ha ricordato che “il messaggio più forte che i due hanno lasciato riguarda il cosciente e appassionato sacrificio per salvare le anime soprattutto quelle dei peccatori”. Ricordando le parole della stessa Natuzza: “Quando avrete una sofferenza non tenetevela per voi e non ribellatevi, ma dite: ‘Signore grazie, perché mi hai dato la possibilità di averla’. Offritela per i malati, per i carcerati e per tutti quelli che si ribellano, che non accettano la loro sofferenza”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione