Pubblicate le lettere dal carcere e dai campi di concentramento di Odoardo Focherini

In libreria la nuova edizione. Domani la presentazione a Carpi

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E’ da oggi in libreria la nuova edizione delle “Lettere dalla prigionia e dai campi di concentramento (1944)” di Odoardo Focherini (Ed. EDB, Bologna 2013). Rispetto alla prima edizione e alle successive ristampe curate da don Claudio Pontiroli – riferisce un comunicato – le lettere trovano nel volume una sistemazione organica da un punto di vista storico e bibliografico grazie al lavoro di Ulderico Parente, Maria Peri, Odoardo Semellini.

Ormai a conclusione di questo anno straordinario che ha avuto il suo culmine con la celebrazione della beatificazione di Odoardo Focherini il 15 giugno a Carpi, la pubblicazione delle lettere completa anche l’intenso programma portato avanti dal Tavolo di lavoro e dalle singole istituzioni che vi hanno aderito.

La prima presentazione del volume, promossa dalla Diocesi di Carpi in collaborazione con Comune di Carpi e Fondazione Casa del Volontariato, si terrà domani martedì 10 dicembre, alle 21, presso il Palavolontariato di Carpi, alla presenza dei curatori e con gli interventi di monsignor Francesco Cavina e del sindaco Enrico Campedelli. Nel corso della serata condotta da Benedetta Bellocchio saranno letti brani delle lettere a cura dei Volontari della Biblioteca A. Loria. 

“Soprattutto in un tempo di facili dimenticanze come il nostro, salvaguardare la memoria dei giusti è opera necessaria e utile non solo ai più giovani” scrive Brunetto Salvarani, teologo e scrittore, ricordando in un articolo per il settimanale Notize il momento che ha dato il via alla conoscenza e allo studio delle lettere di Focherini.

“Ho accettato di condividere la mia memoria dei primi passi di quella che si potrebbe definire la riscoperta di Odoardo Focherini nella nostra chiesa carpigiana – aggiunge Salvarani – avvenuta soprattutto per merito di due persone care che ci hanno preceduto lungo la via del cielo: don Claudio Pontiroli e Olga Focherini Semellini”.

Per il teologo, tra i due si creò “una salda complicità” e si avviò “un cammino che, grazie all’impegno di molti altri ivi compresi, naturalmente, i familiari e i diversi vescovi succedutisi in diocesi, avrebbe portato alla riscoperta di Odo Focherini: tanto più efficace perché, negli anni successivi, ha potuto giovarsi della lettura da parte di tanti delle sue straordinarie lettere dalla prigionia, curate con una dedizione davvero entusiasta”.

La pubblicazione del volume è stata possibile grazie ai contributi di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e Consiglio nazionale Ordine nazionale dei giornalisti.

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ZENIT Staff

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