Profumo speciale

Se voglio portare il profumo di Gesù ai fratelli, è necessario chio, singolo petalo, sia unito a tutta la rosa

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Carletto è sempre stato orgoglioso del suo giardino e particolarmente geloso di alcuni fiori. Libero da impegni particolari ho potuto accettare il suo invito a visitare il suo giardino.

Mi conduce a guardare da vicino ogni aiuola, ogni singolo fiore. Se è vero, come è vero, che i fiori li offre l’innamorato, c’è proprio da concludere che Dio è il più innamorato di tutti gli innamorati. Incantato, beato, non sarei più uscito da quel paradiso.

Come ultima sorpresa, Carletto vuole farmi annusare una rosa dal colore normale, consueto, ma dal profumo “speciale”. Furtivamente ne tolsi un petalo, lo misi nel taschino per portarlo in dono ad un mio amico che avrei incontrato dopo due ore. Alla fine della visita lasciai il giardino e corsi immediatamente dall’amico. “Ti porto una sorpresa, un petalo di rosa dal profumo incantevole.”

Dal taschino lo estraggo ancora intatto. Glielo faccio annusare. M’aspettavo un sussulto di gioia, di sorpresa, un: “meraviglioso!”, “incantevole!”. Niente. Mi guarda come si guarda uno che ti sta beffando. “Questo petalo non profuma – mi dice disgustato – ma puzza, addirittura”.

Rimasi li per li di stucco di fronte a lui che così sentenzia:

“Il petalo di rosa
può profumar di rosa
s’è unito alla sua rosa”.

Mi è bastato un attimo per riflettere: se voglio portare il profumo di Gesù ai fratelli, dovunque vada o a chiunque mi presenti, è necessario ch’io, singolo petalo, sia unito a tutta la rosa; la mia presenza è vitale se sono espressione della mia comunità.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui. 

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Andrea Panont

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione