"Profondo dolore" dell'Ordine dei Camilliani per l'arresto del Superiore

Padre Renato Salvatore è stato arrestato ieri insieme ad altre cinque persone, con l’accusa di aver sequestrato due confratelli che avrebbero impedito la sua rielezione a Superiore generale

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E’ di ieri la notizia dell’arresto di padre Renato Salvatore, Superiore generale dei Camilliani. Il religioso è stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare in carcere da parte della Guardia di Finanza con l’accusa di aver sequestrato due confratelli per impedire loro di partecipare alla votazione per eleggere il nuovo capo dell’Ordine, avvenuta nel maggio scorso. I due sacerdoti erano contrari alla riconferma del mandato di padre Salvatore, il quale ha inscenato un finto controllo di polizia giudiziaria per bloccarli, con l’aiuto di altre cinque persone. 

Tra queste gli investigatori hanno segnalato colui che sembra il regista dell’operazione, ovvero il “faccendiere” Paolo Oliverio, il quale – secondo le indagini – si occupava di gestire gli ospedali dell’Ordine, soprattutto in Campania e Sicilia.

In un comunicato stampa, l’Ordine dei Camilliani ha dichiarato: “Con grande sorpresa e profondo dolore apprendiamo la notizia che il nostro Superiore generale è stato prelevato dalla Guarda di Finanza per rispondere a fatti a lui attribuiti”. “Viviamo questo momento – si legge nel testo – nella preghiera e con la fiducia che si possa fare luce piena su questa vicenda” e “invitiamo i confratelli e tutta la grande famiglia di San Camillo a unirsi a noi nella preghiera per il nostro Padre generale”. 

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ZENIT Staff

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