Profilo del giovane GMG: 9 su 10 credono che la loro vita cambierà

Per il 72 % dei partecipanti è la prima Giornata

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MADRID, domenica, 24 luglio 2011 (ZENIT.org).- Nove giovani su dieci tra quelli che parteciperanno alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) credono che la loro vita cambierà a causa di questo evento. E’ una delle conclusioni di uno studio d’opinione realizzato tra giovani iscritti alla GMG di Madrid e reso pubblico dall’organizzazione.

Il sondaggio è stato realizzato su un campione di 1.800 giovani di vari Paesi e ha un margine d’errore del 3,2%. Il progetto è stato diretto dal sociologo Gonzalo González Sanz e realizzato dal Gabinetto di Analisi Demoscopica (GAD).

I risultati sono di due tipi: da un lato si analizzano le motivazioni dei giovani per partecipare alla GMG, dall’altro le aspettative che suscita in loro questa partecipazione.

Dai dati si nota che 9 giovani su 10 puntano a “fare una nuova esperienza” (93%) e a “diffondere il messaggio di Gesù Cristo” (92%), a “esprimere il proprio impegno nella Chiesa” (90%) e a “soddisfare le proprie inquietudini spirituali” (90%).

Rispetto alle aspettative, quasi il 90% crede che la propria vita cambierà “molto” o “abbastanza” dopo la GMG. Per più del 60% degli interpellati, la GMG aiuterà a “rafforzare l’impegno dei giovani nella Chiesa”, sarà “un altoparlante per il messaggio della Chiesa in tutto il mondo” e “contribuirà alla diffusione della fede in Gesù Cristo”.

Questi giovani mostrano un grande apprezzamento per la figura del Papa e della Chiesa (una valutazione di 8,9 su 10), superiore a quello che nutrono per realtà come la Croce Rossa, la Caritas o l’UNICEF.

Circa l’importanza della fede nella propria vita, l’85% degli interpellati pensa che credere in Cristo aiuti a perdonare gli altri, l’80% pensa che contribuisca ad essere solidale e ad aiutare i più bisognosi e il 7% ritiene la fede necessaria per maturare ed essere una persona migliore.

Un aspetto interessante che emerge dallo studio è constatare come l’effetto “testimonianza” sia stato importante al momento di convincere i giovani a partecipare all’incontro.

Dai dati si apprende che il 72% dei giovani non ha mai partecipato a una Giornata prima d’ora. Di quelli che sono stati a un’altra (soprattutto a Colonia), l’80% sottolinea che è stata “un’esperienza molto positiva”.

Allo stesso tempo, il 78% riconosce di avere amici o familiari che hanno partecipato ad altre Giornate, e tra loro la valutazione positiva o molto positiva supera il 96%.

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ZENIT Staff

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