Prima di andare su Marte ci saranno gli Hotel spaziali

Presentata la mostra “Orbita Italia”

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ROMA, sabato, 23 giugno 2012 (ZENIT.org).- “Prima di arrivare su Marte verranno costruiti hotel gonfiabili in orbita e nuove piccole stazioni spaziali automatizzate”.

Lo ha detto il 12 giugno Franco Malerba, il primo astronauta italiano e attuale addetto scientifico presso la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ocse, a Parigi, all’inaugurazione di “Orbita Italia” una mostra dedicata ai venti anni del primo italiano nello spazio e alle missioni degli astronauti italiani.

La mostra in Via IV Novembre 149 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,30 alle ore 18,30) con ingresso libero, è stata Organizzata dall’associazione culturale Ifimedia..

La conferenza di presentazione si è svolta presso lo Spazio Europa, sede espositiva gestita dall’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento Europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Circa la possibilità di andare su marte, Malerba, che salì a bordo dello Shuttle Atlantis il 31 luglio del 1992, ha spiegato che ci vorranno almeno trenta anni per raggiungere il pianeta rosso, “Il primo problema è essere in grado di tornare a Terra; il secondo grande problema è schermare le navicelle dalle radiazioni” ‘Non si tratta solo di andare e tornare, – ha precisato – ma di tornare sani’,

Secondo l’astronauta la Luna, potrebbe diventare l’obiettivo di future esplorazioni umane, ed ha spiegato che: “nuove ‘passeggiate sul nostro satellite potrebbero essere possibili in preparazione di eventuali missioni verso il pianeta rosso”.

In merito alla creazione di un vero mercato per i voli spaziali, Malerba è convinto che la missione spaziale dell’azienda privata SpaceX abbia aperto una nuova era, con nuovi modi di sfruttare economicamente i voli in orbita.

Ed ha aggiunto “Si sta pensando alla realizzazione di nuove e più piccole stazioni spaziali che sfruttano orbite diverse, alcune automatizzate, utili per produrre cristalli per uso industriale”.

Franco Malerba non è stato l’unico astronauta italiano. Lo hanno seguito Umberto Guidoni, Maurizio Cheli, Paolo Nespoli e Roberto Vittori per sette missioni spaziali.

Nei prossimi anni debutteranno Luca Parmitano, la cui missione è pianificata per la metà del 2013, e Samantha Cristoforetti,  che sarà la prima donna italiana nello spazio.

Sul contributo italiano per la conquista dello spazio il Direttore Generale dell’ASI, Antonio Menè ha detto che l’Italia ha contribuito per il 50% alla costruzione realizzazione e utilizzazione della Stazione Spaziale Internazionale.

“Orbita Italia” racconta sia la prima storica missione di Malerba e i successivi 7 voli con astronauti italiani attraverso un percorso cronologico arricchito da una serie “souvenir” spaziali tra cui la tuta spaziale russa usata da Roberto Vittori, la coperta termica del satellite “al guinzaglio” TSS-1 portato nello spazio da Franco Malerba, la camicia hawaiana di Umberto Guidoni, la tuta di addestramento NASA di Maurizio Cheli e le t-shirt colorate che Paolo Nespoli ha indossato durante la sua permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale.

La mostra è sostenuta dal patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Roma Capitale, dall’ESA e dall’Aeronautica Militare.

A “Orbita Italia” è stata anche assegnata una medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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ZENIT Staff

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