Presentato a Varsavia, il libro sulla vita della madre di Giovanni Paolo II

“La madre del Papa. La commovente storia di Emilia Wojtyla”, è il titolo del volume scritto da Milena Kindziuk, giornalista del settimanale cattolico polacco “Niedziela”

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“La madre del Papa. La commovente storia di Emilia Wojtyla” (in polacco: “Matka Papieża. Poruszająca opowieść o Emilii Wojtyłowej”) è il titolo del libro, di Milena Kindziuk, giornalista del settimanale cattolico polacco “Niedziela”, presentato mercoledì 16 ottobre a Varsavia.

Nel volume – edito dalla Casa Editrice polacca ZNAK – la giornalista racconta la vita della madre del beato Giovanni Paolo II, attraverso ricordi di persone e alcuni documenti familiari. Un lavoro non facile, dal momento che oggi “non esiste nessun testimone in vita che abbia conosciuto Emilia” ha spiegato Milena Kindziuk. “A causa della scarsità delle fonti perdite – ha aggiunto – ho dovuto fare un ‘puzzle’ che mi ha permesso di ricostruire l’immagine di questa straordinaria donna che, nonostante le controindicazioni dei medici, ha dato alla luce il suo terzo figlio Karol, e lo ha preparato a ricevere la prima Comunione”.

Oltre ai documenti, alle memorie e le testimonianze, la Kindziuk, ha visitato i luoghi delle famiglie Kaczoworski e Wojtyła, ripercorrendo, passo dopo passo, la loro storia e genealogia, e scoprendo nuovi personaggi. Ad esempio, il padre di Emilia Wojtyła, Feliks, che viveva nella partizione russa, e il nonno, Mikołaj, che era un cocchiere in famiglia Zamoyski. Dopo essersi trasferiti in Galizia, i Kaczorowski hanno mantenuto questa tradizione di famiglia, fondando a Cracovia un’azienda di riparazione di vecchie carrozze, una sorta di meccanico dei giorni nostri.  L’autrice ha cercato inoltre di ricreare nelle sue pagine l’atmosfera e lo stile di vita di questa semplice famiglia di classe media, legata alle tradizioni.

Il Metropolita di Varsavia, il cardinale Kazimierz Nycz, durante la presentazione del libro, ha lodato il lavoro di Milena Kindziuk,  che – ha detto – “ha tenuto conto di tutte le tradizioni orali dedicate alla figura di Emilia Wojtyła”. Un aspetto fondamentale, dal momento che “le famiglie fanno rivivere la memoria dei defunti.”

Don Józef Naumowicz, docente di filologia classica e storica della Chiesa, ha sottolineato che il lavoro della giornalista “unisce la passione per il giornalismo con la passione per la storia”. Intervenuta anche Małgorzata Terlikowska, bioetica, moglie e madre di cinque bambini, che ha detto che il libro “dona speranza a tutte le donne che hanno paura di dare alla luce un bambino”.

Emilia Wojtyła, figlia di Anna Maria Scholz (1853-1897) e Feliks Kaczorowski (1849-1908) nacque il 26 marzo 1884, a Cracovia, dove visse con la sua famiglia. Aveva nove fratelli e sorelle. Non si sa dove Emilia abbia frequentato le scuole, ma solo che iniziò gli studi all’età di sei anni, in un istituto religioso gestito da suore. Le informazioni più note provengono dal periodo in cui la famiglia di Emilia dovette affrontare la prima guerra mondiale, quindi la loro permanenza quasi un anno in Moravia e poi il trasferimento a Wadowice. Lì

la donna sposò Karol Wojtyła, da cui ebbe tre bambini: Edmund, Olga e Karol, il futuro pontefice Giovanni Paolo II. In particolare, l’autrice si sofferma nel volume sull’ultima gravidanza di Emilia, quella che poi diede alla luce il Beato: una gravidanza travagliata, che se portata, secondo i medici, avrebbe procurato la morte alla madre. Tuttavia la donna decise di rischiare la propria vita per il suo bambino. La madre di Wojtyła morì dunque a 45 anni, nel 1929, a Wadowice. Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha sempre portato con sé la foto di sua madre, mantenendola anche sulla scrivania nel Palazzo Apostolico vaticano.

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Mariusz Frukacz

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