Preoccupazione dei vescovi nigeriani per l'escalation di violenza terroristica

Monsignor Ayau Kaigama, presidente della Conferenza Episcopale, osserva che Boko Haram, ormai, fa vittime anche tra i musulmani

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Monsignor Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Jos e presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria, ha denunciato gli attentati della locale organizzazione terroristica Boko Haram. Gli attentati che inizialmente erano indirizzati ai cristiani, afferma il presule, hanno deflagrato al punto che il gruppo ribelle ha massacrato anche dei correligionari musulmani.

Migliaia di persone sono state assassinate da quando Boko Haram ha iniziato i suoi attentati in Nigeria, nel 2009. Il massacro più recente ha avuto luogo al Collegio dell’Agricoltura, situato nel Nord del paese. L’attentato è costato la vita a 40 persone, in maggioranza musulmane.

“Inizialmente nel mirino di Boko Haram c’erano i cristiani, in modo da destabilizzare la comunità”, ha affermato monsignor Kaigama in una intervista all’agenzia Fides.

“Ora, però, la ferocia dei membri di questo movimento non conosce limiti, al punto che massacrano anche quelli che dovrebbero essere i loro correligionari. Boko Haram ha compiuto ulteriori progressi nella sofisticazione e nella crudeltà dei suoi attentati ma attualmente è composta di fanatici che hanno smarrito il loro obiettivo originario”.

Gli attacchi sono stati condannati dal presidente nigeriano Goodluck Jonathan che ha rivolto un discorso al paese. Il presidente Jonathan ha anche paragonato le azioni di Boko Haram ai recenti attentati ad opera di estremisti islamici in un centro commerciale a Nairobi.

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ZENIT Staff

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