"Prendete il Vangelo e leggete i capitoli che parlano della Risurrezione"

Durante il Regina Coeli del Lunedì dell’Angelo, papa Francesco ha invitato a considerare questa settimana “come fosse un unico giorno”, poiché “il sentimento dominante” è “la gioia piena di stupore”

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“Cristo è risorto, è veramente risorto ed è qui tra noi in piazza. In questa settimana possiamo continuare a scambiarci l’augurio pasquale come se fosse un unico giorno, poiché il sentimento dominante della risurrezione è la gioia piena di stupore, che viene da dentro”. Questo il felice messaggio che papa Francesco ha rivolto, davanti a una folla di 200mila pellegrini, durante il Regina Coeli del Lunedì dell’Angelo, giorno “in cui si prolunga – ha aggiunto il Santo Padre – la gioia della Resurrezione di Cristo”.

Quella gioia che pervade lo stato d’animo dei discepoli una volta ricevuta dalle donne la notizia della Resurrezione. Quella gioia – ha invitato il Pontefice – che dobbiamo lasciare che “si imprima nei nostri cuori e traspaia nella nostra vita”, irradiandosi “nei pensieri, negli sguardi, negli atteggiamenti, nei gesti e nelle parole…”.

Gioia – ha inoltre avvertito papa Francesco – che non deve essere indossata come un abito esteriore, un trucco, un “maquillage”. Al contrario, questa gioia deve venire da dentro, da un “cuore immerso” nella sua fonte, “come quello di Maria Maddalena, che pianse per la perdita del suo Signore e non credeva ai suoi occhi vedendolo risorto”.

“Chi è testimone della Risurrezione – ha proseguito il Pontefice – risorge in qualche senso anche lui e porta un raggio della luce del Risorto nelle diverse situazioni”. Sia in quelle felici, “rendendole più belle e preservandole dall’egoismo”, sia in quelle dolorose, “portando serenità e speranza”.

Riprendendo la raccomandazione che aveva ripetuto durante il periodo di Quaresima, papa Francesco ha poi invitato in questa settimana a prendere il Libro del Vangelo e “a leggere quei capitoli che parlano della Risurrezione di Gesù”. È un gesto che “ci farà tanto bene”.

Altrettanto bene ci farà “anche pensare alla gioia di Maria, la Madre di Gesù”. Il Santo Padre ha spiegato: “Come il suo dolore è stato intimo, tanto da trafiggere la sua anima, così la sua gioia è stata intima e profonda, e ad essa i discepoli potevano attingere”. Il cuore di Maria è dunque diventato una “sorgente di pace, di consolazione, di speranza, di misericordia”. Tutte “prerogative” della “nostra Madre” che derivano “dalla sua partecipazione alla Pasqua di Gesù”. “Dal venerdì al mattino di domenica – ha aggiunto il Papa -, Lei non ha perso la speranza: l’abbiamo contemplata Madre addolorata ma, al tempo stesso, Madre piena di speranza”.

Congedandosi dalla folla festante in piazza San Pietro, papa Francesco ha salutato i pellegrini venuti “dall’Italia e da altri Paesi” e ha rivolto un augurio di buona Pasqua. Prima però, ha ribadito l’invito a posare lo sguardo sulle Scritture: “Ricordatevi questa settimana di prendere il Vangelo, cercare i capitoli dove si parla della Risurrezione e leggere, ogni giorno, un brano di quei capitoli”.

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Federico Cenci

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