Premio Sakharov per la libertà di pensiero a Malala Yousafzai

Premiata la sedicenne sopravvissuta alle pallottole dei Talebani, paladina di una battaglia di civiltà per l’istruzione e la dignità delle donne e delle bambine

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“Con l’assegnazione del premio Sacharov a Malala Yousafzai, il Parlamento europeo riconosce l’incredibile forza di questa giovane donna, che coraggiosamente sostiene il diritto di tutti i bambini a un’equa istruzione. Tale diritto è troppo spesso trascurato quando si tratta di ragazze”.Lo ha dichiarato stamane il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, annunciando il nome del vincitore del premio Sacharov per la libertà di pensiero.

Tale riconoscimento prende il nome dello scienziato e dissidente sovietico Andrei Sacharov, ed è stato istituito nel dicembre 1988 dal Parlamento europeo per onorare le persone o le organizzazioni che dedicano la loro vita alla difesa dei diritti umani e delle libertà, in particolare al diritto di libertà di espressione.

La pagina “Attualità” del Parlamento Europeo racconta che Malala Yousafzai, studentessa sedicenne di Mingora, nel distretto di Swat, in Pakistan, è salita alla ribalta per la sua battaglia per i diritti delle donne nella valle dello Swat, dove il regime talebano ha vietato alle ragazze di frequentare la scuola.

Il suo primo discorso pubblico risale al settembre 2008, il cui titolo era: “Come osano i talebani togliermi il diritto fondamentale all’istruzione?”. Quando tutte le scuole femminili sotto il controllo dei talebani sono state chiuse nel gennaio 2009, la giovane ha aperto un proprio blog per la BBC Urdu sotto lo pseudonimo di Gul Makai, un’eroina popolare.

Il blog ha reso famosa Malala e la sua lotta, ma la sua famiglia è stata minacciata non appena è stata rivelata la sua identità. Nel mese di ottobre 2012, alcuni talebani hanno tentato di assassinare la studentessa, ferendola alla testa e al collo, mentre faceva ritorno a casa su un autobus della scuola.

“Domani, 11 ottobre – ha dichiarato il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz – ricorre la ‘Giornata internazionale del bambino e delle ragazze’ e vorrei ricordare che circa 250 milioni di ragazze nel mondo non possono recarsi liberamente a scuola. L’esempio di Malala ci ricorda i nostri doveri e la responsabilità per il diritto all’istruzione dei bambini. Questo è il miglior investimento per il futuro”.

La Conferenza dei presidenti (Presidente del Parlamento europeo e leader dei gruppi politici) ha precisato che “Malala ha ottenuto un riconoscimento mondiale come combattente per i diritti umani”, militando per il “diritto all’istruzione femminile, alla libertà e all’autodeterminazione”.

La giovane pakistana sarà invitata a ritirare il premio durante una seduta solenne del Parlamento europeo che si terrà a Strasburgo il 20 novembre. Malala Yousafzai è stata nominata congiuntamente dai gruppi PPE, S&D, ALDE, ECR e da Jean Lambert (Verdi , UK).

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ZENIT Staff

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