"Preghiamo per la pace in Medio Oriente, Ucraina e Nord Africa"

Dopo l’Udienza generale, il Papa ricorda i copti uccisi dall’Isis e invoca una soluzione per le parti del mondo segnate da conflitti. Ricorda poi le tre pratiche della Quaresima che inizia oggi

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Al termine dell’Udienza generale, il Papa ha lanciato un accorato appello di pace per il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Ucraina. Come già nei giorni scorsi, il Pontefice ha rivolto anzitutto un pensiero commosso ai 21 copti egiziani uccisi per mano dei jihadisti dello Stato Islamico. “Vorrei invitare ancora a pregare per i nostri fratelli egiziani che tre giorni fa sono stati uccisi in Libia per il solo fatto di essere cristiani”, ha detto il Santo Padre, e ha chiesto al Signore che accolga le vittime nella Sua casa e dia conforto alle loro famiglie e alle loro comunità.

Ha quindi invitato a pregare per la pace in Medio Oriente e nel Nord Africa: “Ricordando tutti i defunti, i feriti e i profughi”, l’auspicio è che la Comunità internazionale “possa trovare soluzioni pacifiche alla difficile situazione in Libia”.

Durante i saluti ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dalla Terra Santa, dall’Iraq e dal Medio Oriente, il Pontefice ha ricordato poi che “Gesù ha illuminato, con l’incarnazione, l’esperienza della fraternità umana, aprendo i suoi orizzonti ad accogliere ogni uomo, specialmente i più bisognosi e poveri”. “Egli – ha aggiunto – ha istituito la fraternità che oltrepassa ogni ostacolo di colore, di lingua e di cultura per abbracciare tutti gli uomini quando ci ha insegnato a rivolgerci a Dio chiamandoLo ‘Padre nostro’! Il Signore vi benedica e vi protegga tutti dal maligno!”.

In piazza San Pietro erano presenti, inoltre, i vescovi dell’Ucraina venuti in visita “ad limina” e i pellegrini delle diocesi che li accompagnano. A loro, il Papa ha detto: “Fratelli e sorelle, so che tra le tante altre intenzioni che portate alle Tombe degli Apostoli c’è la richiesta della pace in Ucraina. Porto nel cuore lo stesso desiderio e mi unisco alla vostra preghiera, perché al più presto venga la pace duratura nella vostra patria. Dio vi benedica!”.

Infine, parlando a tutti i fedeli riuniti in piazza San Pietro, Francesco ha ricordato che oggi, Mercoledì delle Ceneri, inizia la Quaresima, “un tempo favorevole per intensificare la … vita spirituale”. Seguendo quanto dice l’apostolo Paolo: “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”, ha dunque esortato a sentire “questo richiamo rivolto personalmente a ciascuno di noi” per metterlo “in pratica con generosità” e “riscoprire di nuovo la bellezza della fraternità, a viverla e ad espanderla”.

Salutando i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli, Bergoglio ha infine ricordato le tre pratiche quaresimali: “La pratica del digiuno vi sia di aiuto, cari giovani, per acquisire padronanza su voi stessi; la preghiera sia per voi, cari ammalati, il mezzo per affidare a Dio le vostre sofferenze e sentirne la sua presenza amorevole; le opere di misericordia, infine, aiutino voi, cari sposi novelli, a vivere la vostra esistenza coniugale aprendola alle necessità dei fratelli. Buona Quaresima a tutti!”.

Nel pomeriggio, il Papa si reca, alle 16:30, nella Basilica di Sant’Anselmo all’Aventino per la “Statio” quaresimale e la processione penitenziale fino alla Basilica di Santa Sabina dove, alle 17, presiederà la Messa con il rito dell’imposizione delle Ceneri.

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ZENIT Staff

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