African Migrants Crossing the Mediterranean

Wikimedia - Cortesia Guardia di Finanza

Porte chiuse ai migranti? Così si indebolisce la credibilità dell'Italia in Europa

Diffusa dichiarazione della Fondazione Migrantes: “Il rischio è che il nostro Paese rimanga ulteriormente solo nella gestione dell’accoglienza”

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry
Chiudere le porte ai migranti indebolisce la credibilità dell’Italia in Europa. Questo in sintesi il cuore della dichiarazione diffusa oggi dalla Fondazione Migrantes, a firma del presidente, mons. Guerino Di Tora, e del direttore generale, mons. Gian Carlo Perego.
 
Nel testo, viene sottolineato che “la chiusura di alcune regioni del Nord all’accoglienza di persone salvate nel Mediterraneo e approdate nei nostri porti, la maggior parte delle quali non sono clandestini  – come purtroppo si sente ripetere, anche in senso dispregiativo  – ma con il diritto a una forma di protezione internazionale, è un segnale non solo negativo di solidarietà di alcuni governatori di una parte del nostro Paese, ma anche una negativa indicazione di credibilità dell’Italia che si appresta, nei prossimi giorni, a convincere i Paesi europei ad un piano sull’immigrazione che prevederebbe il ricollocamento o l’insediamento di  persone che sbarcano sul territorio italiano”.

Se poi a ciò si aggiunge “la mancata credibilità della forma di gestione delle strutture di accoglienza dei rifugiati” nel nostro paese, alla luce anche della “vergognosa” vicenda di ‘Mafia capitale’, il rischio – si evidenzia – “è che l’Italia rimanga ulteriormente sola nella gestione dell’accoglienza”.

Secondo la Fondazione, “in questo momento, forse, sarebbe preferibile da parte delle regioni sostenere i Comuni, soprattutto gli oltre 7500 che non hanno ancora dato un segno concreto di accoglienza, di sostenere una solida e diffusa  struttura di accoglienza, in collaborazione con il Ministero dell’Interno e con il mondo dell’associazionismo e del volontariato anche ecclesiale, in una rete che aiuti a costruire  nuove buone prassi di accoglienza e che, nello stresso tempo, contribuisca a recuperare credibilità in Europa”.

 
 

 

 
Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione