Portando fiori all'Immacolata, un pompiere corona una vita di lavoro rischiosa

In piazza di Spagna, i Vigili del Fuoco vivono la cerimonia con devozione e fede nella protezione della Vergine Maria

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ROMA, domenica, 9 dicembre 2012 (ZENIT.org) – Quest’anno è stato l’ufficiale dei Vigili del Fuoco di Roma, Alberto Siciliano, a deporre la corona di fiori sulla statua della Madonna, situata in piazza di Spagna.

Lì, ieri pomeriggio papa Benedetto XVI ha pregato e ha recato il proprio omaggio all’Immacolata, tenendo come consuetudine un discorso in questo luogo speciale, poiché, come lui stesso ebbe a dire in una visita precedente: “In piazza di Spagna, Maria è situata in alto, quasi a proteggere la città di Roma”.

“L’onore di portare la corona di fiori ogni anno, ce l’hanno i pompieri che stanno per andare in pensione. L’ufficiale Siciliano lo farà tra due mesi, dopo una vita trascorsa facendo il suo dovere nel corpo dei Vigili del Fuoco”, ha spiegato a Zenit, l’architetto Giorgio Orfino, responsabile delle relazioni esterne e dell’ufficio stampa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma.

“La corona – ha aggiunto il portavoce – viene portata a 28 metri di altezza e lì debitamente deposta al braccio della statua. Un po’ più giù, nella piattaforma situata a 23 metri d’altezza, saranno portati altri 30 mazzi di fiori che daranno l’opportunità di partecipare direttamente alla cerimonia a una certa quantità di pompieri, che lo fanno volontariamente e lo considerano un onore”.

L’architetto Orfino ha precisato che “sebbene l’operazione richieda destrezza non è pericolosa, poiché i pompieri sono ben allenati a realizzarla”.

“Ogni anno, in questa data, da più di un secolo – ha spiegato il portavoce – i pompieri utilizzano le scale, che oggi sono le scale meccanizzate dei camion, per portare i fiori e concludono la preghiera con il suono delle sirene in segno di devozione”.

Tutto ciò perché “ogni pompiere vive questa cerimonia con spiritualità e devozione, unendosi al nostro personale in un abbraccio unico e con grande fede nella protezione della Beata Vergine”.

“Assieme a Santa Barbara – ha proseguito – l’Immacolata Concezione costituisce un riferimento concreto nei momenti di difficoltà di questo pericoloso lavoro svolto dai Vigili del Fuoco di Roma. Di fatto è come invocare la mamma nei momenti di necessità, perché aiuti sia loro che le persone da soccorrere”.

“Il corpo dei Vigili del Fuoco di Roma è molto legato all’immagine dell’Immacolata – ha aggiunto il portavoce – poiché fu inaugurata nel 1857, grazie al lavoro di 220 pompieri”.

Il monumento fu realizzato per ricordare il dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato tre anni prima da Pio IX, nel quale si affermava che la Vergine Maria è l’unico essere umano concepito senza peccato originale.

Si tratta di una “colonna romana di marmo ‘cipollino’, rinvenuta nel 1774 durante gli scavi di Campo Marzio e trasportata dai prigionieri fino a piazza di Spagna dove fu coperta quasi per un terzo della sua superficie da cerchi di ferro e ornamenti di bronzo per proteggerla dalle lesioni che nell’antichità l’avevano preclusa all’utilizzo.

Tra i dati curiosi, l’architetto ha riferito che all’epoca la costruzione del monumento suscitò tanto entusiasmo che la cifra raccolta fu superiore ai costi, pertanto il denaro che avanzò fu destinato all’esplorazione delle catacombe romane.

La colonna ha una base in marmo e culmina con una statua di 14 metri, opera di Giuseppe Obici, che la realizzò con le braccia aperte, rivolte verso il cielo e coronata dalle dodici stelle. La tradizione dell’omaggio in piazza di Spagna fu iniziata da Pio XII, il papa romano Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli, i cui successori la perpetuarono fino ai nostri giorni.

All’ingresso di Benedetto XVI nella piazza affollata e al momento in cui il Papa depone il suo omaggio floreale, il coro della Cappella Sistina ha cantato per il terzo anno consecutivo il Salve Regina e altri canti, iniziando a consolidare una partecipazione iniziata nel 2010.

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ZENIT Staff

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