Polonia: ancora un "no" alla Tv cattolica Trwam di trasmettere sul multiplex digitale

Dopo le proteste di migliaia di polacchi, a luglio la decisione di dare uno spazio digitale alla tv. Decisione rimasta sulla carta. Un modo per limitare la presenza della Chiesa negli spazi pubblici

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Sono trascorsi già quattro mesi dal 5 luglio, quando il Consiglio Nazionale della Radio e della Televisione in Polonia aveva annunciato la decisione di dare a TV Trwam, network cattolico polacco, la licenza di trasmissione in un multiplex digitale. Il titolo è stato rilasciato e pagato, ma rimarrà solo sulla carta, visto che la televisione cattolica però non potrà entrare nelle case polacche. Lo riferisce l’agenzia Nasz Dziennik, informando che il posto legittimo al multiplex è ancora occupato da TVP (Televisione Pubblica Polacca), in contrasto con la legge sulla digitalizzazione.

La legge sulla digitalizzazione del 30 giugno 2011 affermava chiaramente che TVP avrebbe dovuto lasciare il MUX-1 (multiplex 1) nel momento in cui il segnale MUX-3 (multiplex 3) avesse raggiunto il 95% della popolazione in Polonia. “Liberare spazio sul multiplex per la TV Trwam sarebbe un bel gesto, che l’intera nazione polacca attende”, ha scritto mons. Ireneusz Skubiś, capo redattore del settimanale cattolico Niedziela nella lettera a Juliusz Braun, presidente di TVP.

Bisogna ricordare che nel 2011, il Consiglio Nazionale della Radio e della Televisione polacca (KRRIT) – espressione delle forze politiche che governano oggi la Polonia – ha escluso TV Trwam dalla piattaforma digitale nazionale che, dal 2013, avrebbe assicurato ai polacchi l’accesso gratuito ad una serie di emittenti televisive.

Una decisione gravissima mirata a limitare al massimo la presenza della Chiesa cattolica negli spazi pubblici, e dettata soprattutto da pregiudizi anticattolici e forti interessi ideologici, coperti da “deboli” scusanti di “instabilità finanziaria” della televisione cattolica. Tale decisione ha causato la preoccupazione sia dei pastori polacchi che dei fedeli laici.

Anche la Conferenza Episcopale polacca, ha sostenuto le richieste della Fondazione Lux Veritatis per dare un posto sul multiplex digitale all’emittente cattolica. “Non è solo una nostra richiesta, ma la volontà di milioni di cittadini del nostro Paese, in nome della libertà di espressione nei mezzi di comunicazione” hanno scritto i vescovi polacchi in una dichiarazione speciale, durante la 361° Plenaria dei vescovi in Varsavia, il 5 e il 6 marzo 2013.

Nel documento, indirizzato al Consiglio Nazionale dei media, si sottolineava inoltre che TV Trwam svolge “un ruolo fondamentale nella società polacca”. Secondo i presuli, il rifiuto del Consiglio di dare la licenza alla televisione per il multiplex digitale avrebbe comportato “una chiara discriminazione dei fedeli della Chiesa cattolica in Polonia”.  

Nel 2013, inoltre, migliaia di polacchi sono stati usciti nelle strade per protestare contro la decisione di escludere il network dalla piattaforma digitale. E le circa 2,5 milioni di firme registrate per il ricorso al Consiglio Nazionale della Radio e della Televisione testimoniano palesemente quanto i polacchi vogliano TV Trwam sul multiplex.

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Mariusz Frukacz

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